SAN CATALDO. In seguito all’ennesima interruzione dell’acquedotto Ancipa basso per un intervento urgente, il Sindaco di San Cataldo, Gioacchino Comparato, ha inviato una dura lettera di protesta alla Presidenza della Regione Siciliana, al Dipartimento Regionale della Protezione Civile, a Siciliacque, all’ATI CALTANISSETTA, e ad ARERA.
Nella lettera, il Sindaco esprime profonda indignazione per l’ulteriore sospensione dell’approvvigionamento idrico che sta colpendo la città senza preavviso né comunicazioni ufficiali. “In data 27/11/2024, si apprendeva, con nota di Siciliacque, della interruzione dell’approvvigionamento della città di San Cataldo e Caltanissetta per provvedere a riparazioni urgenti sul sistema “Ancipa”.
In tale nota, si sottolineava, come la ripresa della
erogazione sarebbe avvenuta entro le ore 16:00 del 28/11/2024. Ebbene, senza
alcuna comunicazione ufficiale, si apprendeva, viceversa, della disalimentazione
dal sistema ancipa della città di San Cataldo e Caltanissetta. Tutto questo è
inaccettabile.
Nella provincia di Caltanissetta, in questi mesi si è lavorato senza sosta. Sono stati reperiti e messi in funzione pozzi capaci di soddisfare i comuni di San Cataldo e Caltanissetta laddove si fosse proceduti alla disalimentazione dall’Ancipa. Tuttavia, di tale risorsa al momento San Cataldo pare non usufruire.
La sospensione, annunciata inizialmente per urgenti riparazioni con un ripristino promesso per le ore 16:00 del 28/11/2024, si è protratta senza spiegazioni, lasciando la città nuovamente senz’acqua. Questa gestione, giudicata come una palese mancanza di rispetto verso la cittadinanza, evidenzia gravi lacune nell’organizzazione regionale del servizio idrico. Nonostante la disponibilità di pozzi attivi nelle contrade San Giuliano e Roccella, confermata dal Gestore Caltaqua, poca, pochissima risorsa sta raggiungendo la nostra città.
Il mancato utilizzo, in particolare del pozzo di contrada Roccella, avrebbe potuto alleviare la crisi idrica già nei giorni scorsi. Tale negligenza sottolinea la mancanza di pianificazione e di collegamenti adeguati da parte di Siciliacque.
Questa situazione mette in evidenza una cronica inadeguatezza delle infrastrutture idriche di sovrambito, frutto di anni di mancati investimenti e di una gestione priva di visione strategica. La città di San Cataldo che già aveva subito le conseguenze di interruzioni improvvise e non coordinate, adesso soffre per il mancato coordinamento tra le istituzioni regionali : in pratica con i pozzi messi a sistema l’acqua c’è ma a causa della vetustà e inadeguatezza delle reti di Siciliacque non si riesce a portarla nelle case dei cittadini”.
“L’amministrazione comunale condanna fermamente questa situazione intollerabile, che priva la comunità di un bene essenziale e di un diritto fondamentale quale l’accesso all’acqua – ha dichiarato il Sindaco Gioacchino Comparato –. Chiediamo l’immediato ripristino del servizio e spiegazioni chiare sulla mancata attivazione delle soluzioni alternative disponibili”.
Il Comune di San Cataldo invita tutte le autorità competenti a intervenire tempestivamente per garantire la continuità del servizio idrico e a predisporre un piano serio e concreto per evitare il ripetersi di simili episodi. L’accesso all’acqua è un diritto primario e non può essere compromesso da inefficienze e superficialità”.