Il record del cannolo più lungo del mondo, a suo tempo sancito dal Guinness dei Primati con 21 metri e 43 centimetri non è in pericolo nonostante qualche giorno fa a Palermo ne sia stato realizzato uno lungo 30 metri. Lo ha reso noto a chiare lettere il maestro pasticcere nisseno Calogero Lillo Defraia in occasione di un incontro sul tema dello zolfo che s’è svolto nell’aula magna dell’Istituto “Di Rocco” di cui è dirigente scolastica la prof. Laura Zurli. Incontro nel quale il noto maestro pasticcere nisseno ha avuto modo di presentare il dolce che ha dedicato agli zolfatari.
Il pasticcere nisseno, senza mezzi termini e con legittimo orgoglio, ha sottolineato: «Il vero record del cannolo più lungo del mondo resta quello di Caltanissetta in quanto è stato verificato da una giuria a livello mondiale che ha poi certificato l’opera». Il prestigioso record ottenuto nel settembre del 2022 a Caltanissetta resta nel Capoluogo Nisseno. Quella volta il cannolo realizzato in terra nissena misurò 21 metri e 43 centimetri di lunghezza e venne realizzato da un centinaio di pasticceri e cuochi provenienti da tutta Italia, coordinati proprio dal maestro pasticcere Calogero Lillo Defraia, mentre Ristoworld Italia coordinò tutta la fase preparatoria dell’evento. In quell’occasione vennero utilizzati 600 kg di ricotta e 35 di zucchero con una cialda avente un diametro di ben 18 centimetri. Un lavoro sinergico da parte dell’intera categoria dei pasticceri che di fatto hanno fatto salire la città sul gradino più alto del Mondo con un record ufficialmente ancora non superato. Lo stesso Defraia ha fatto vedere agli studenti del “Di Rocco” il certificato di record ricevuto dal Guinness dei Primati.
Recentemente a Palermo è stato realizzato un cannolo lungo 30 metri che è stato preparato in piazza Verdi. A certificare la misura, con tanto di metro a nastro, è stato il sindaco Roberto Lagalla. Il dolce misurava, per la precisione, 30 metri di lunghezza e 25 centimetri di diametro. In ogni caso, ad onor del vero, va detto che l’intento finale degli organizzatori non era di battere il record stabilito con il Guinness dei primati, quanto di promuovere le bellezze del mercato del Capo, la sua storia, la sua cultura e le sue tradizioni.