MUSSOMELI – “Ritengo che un’informazione sanitaria puntuale e corretta oggi come oggi sia indispensabile tra tante notizie magari non verificate che circolano ovunque. E far sapere a chi magari vive in provincia che anche al Policlinico di Palermo esiste un centro cardiochirurgico di eccellenza credo sia un dovere di noi tutti e non solo di chi opera da ormai diversi anni.” A dirlo è il dott. Salvatore Territo, cardiochirurgo quarantenne nato e cresciuto all’ombra del castello di Mussomeli, cittadina che ha lasciato dopo la maturità liceale per proseguire gli studi in Medicina presso l’Università di Messina e concluderli con il massimo dei voti. Un reparto ultra specialistico di eccellenza l’Unità Operativa Complessa Cardiochirurgia “Paolo Giaccone” del Policlinico di Palermo, costituito da giovani cardiochirurghi con doppia formazione (chirurgica e interventistica) e cardiologi clinici-ecocardiografisti, in cui ogni giorno lo scambio di competenze e conoscenze medico-scientifiche ha come fine ultimo il benessere del paziente. Tra loro c’è anche il dott. Salvatore Territo, specializzatosi all’università di Palermo, sotto la guida del prof. Vincenzo Argano, cardiochirurgo con trentacinque anni di esperienza, venti dei quali trascorsi nel Regno Unito accanto a luminari della cardiochirurgia. A completamento del percorso formativo del dott. Territo, affettuosamente chiamato Salvuccio nella sua Mussomeli, il periodo svolto presso U.O.C. Cardiochirurgia e trapianto cardiaco – Ospedale San Camillo Forlanini di Roma, diretta dal prof. Francesco Musumeci cardiochirurgo di fama internazionale. Un percorso formativo impegnativo, articolato e completo che gli ha permesso di acquisire competenze clinico-cardiologiche, diagnostiche (ecocardiografiche, radiologiche), cardiochirurgiche (tecniche ed approcci standard, mini-microinvasivi, percutanei) propedeutiche alla diagnosi e al trattamento della patologia cardiochirurgica. Intercettato durante un rientro a Mussomeli, dove vivono i genitori, ci ha raccontato del recente congresso tenutosi a Palermo sulle prime cento TAVI eseguite al Policlinico, ovvero l’impianto della valvola aortica dall’arteria femorale, che costituisce accesso standard con guida radioscopica sino al cuore, a differenza dell’accesso dall’arteria ascellare, sempre con guida telescopica. Dice dunque il dott. Territo che, col cuore, non è mai andato via del tutto dalla sua città natale. “Questo congresso scientifico ha riscosso grande successo e partecipazione. È stato organizzato dal prof. Vincenzo Argano, Responsabile U.O.C. Cardiochirurgia, e dal dott. Salvatore Evola, Responsabile U.O.S. Emodinamica della A.O.U.P. “Paolo Giaccone” di Palermo, designata nel luglio 2023 Centro Hub per il trattamento della stenosi valvolare aortica con approccio percutaneo. La T.A.V.I., vale a dire Transcatheter Aortic Valve Implantation – spiega ancora il dott. Territo – rappresenta il trattamento gold-standard nei pazienti affetti da stenosi valvolare aortica severa, in cui la chirurgia cardiaca tradizionale risulta controindicata o in quelli con età superiore a 75 anni. L’approccio anestesiologico è mirato a evitare l’anestesia generale, con ridotta invasività della procedura che permette l’impianto di una protesi biologica all’interno della valvola aortica attraverso una puntura arteriosa, evitando accessi chirurgici a livello del torace, con un conseguente rapido recupero post-operatorio. Nel corso del congresso sono stati condivisi i nostri risultati clinici “eccellenti” in linea con quelli di altri centri nazionali e internazionali e tale tipologia di trattamento si va ad aggiungere alla già vastissima gamma offerta dalla Cardiochirurgia del Policlinico di Palermo, un’eccellenza della nostra terra, nel trattamento complessivo della patologia cardiovascolare sia con tecniche chirurgiche standard che con approcci mini-microinvasivi-percutanei eseguiti in regime di elezione o di emergenza-urgenza. Questo ulteriore attestato di merito è stato preceduto due anni fa dal prestigioso riconoscimento di “Centro di Riferimento Estrazione Laser Guidata di PMK – ICD – CRT” infetti, dislocati, ulcerati, disfunzionanti. Diversi anche gli ambulatori presenti sia di tipo cardiochirurgico (Cardiopatia ischemica, Patologia aortica, Valvulopatie, Estrazione PMK/ICD/CRT, Cardiopatia strutturale) che cardiologico (Ecocardiografia transtoracica, transesofagea, 3D, Test provocativi).” Di particolare rilievo nel corso del congresso, data la peculiarità dell’accesso alternativo, ovvero per via ascellare (5% degli impianti totali), è stato proprio l’intervento del dott. Salvatore Territo, dal titolo “TAVI trans-ascellare percutanea”, supportato da immagini intraoperatorie esplicative.”