Sit-in a Palermo contro il progetto di due termovalorizzatori in Sicilia. Diverse sigle si sono ritrovate davanti a Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione, per un presidio di protesta al quale hanno partecipato anche Pd e Movimento cinque stelle. Una sessantina, circa, i presenti al sit-in. In piazza Indipendenza c’erano striscioni di Legambiente e del Comitato Rete Sicilia pulita, ma anche amministratori locali ed esponenti di Federconsumatori. “Quella dei termovalorizzatori è una scelta sbagliata dal punto di vista ambientale, tecnologico ed economico – ha affermato il presidente di Legambiente Sicilia, Tommaso Castronovo -. Per risolvere il problema della gestione del ciclo dei rifiuti nell’Isola bisogna puntare su altri tipi di impianti e soprattutto sul miglioramento della raccolta differenziata nelle città”. Secondo Castronovo “serve inoltre ridurre la produzione di rifiuti, implementando anche il sistema di raccolta porta a porta”, mentre i termovalorizzatori “saranno anche costosi per i cittadini che dovranno conferire l’immondizia dal momento che, a partire dal 2028, saranno tassati – ha concluso – in quanto impianti ‘climalteranti'”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa: “Bruciare materiali per produrre energia è uno spreco – ha sottolineato -. Bisogna puntare, invece, sul riutilizzo e il riciclo creando impianti per questo obiettivo che viene ora citato anche negli impegni europei. Non servono inceneritori né ampliamenti delle discariche”. Tra i presenti al sit-in anche il sindaco di Petralia Soprana (PALERMO), Pietro Macaluso: “Noi siciliani siamo sempre in controtendenza – ha evidenziato – e così, mentre in Europa si va verso il riciclo dei materiali per la risoluzione del problema dei rifiuti, noi pensiamo alla via più breve che è quella di bruciarli. Bisogna invece incentivare i Ccr e gli impianti di selezione dei rifiuti educando anche i cittadini al riutilizzo”.
di Redazione 1
Mer, 27/11/2024 - 07:19