L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Tesauro ha ottenuto oggi un risultato cruciale per il futuro idrico della città di Caltanissetta e della vicina San Cataldo. Dopo una riunione di oltre quattro ore con la cabina di regia regionale sull’emergenza idrica, fortemente voluta dall’amministrazione nissena, è stata decisa la riapertura temporanea della diga Ancipa per garantire l’approvvigionamento idrico ai due comuni.
L’incontro, reso necessario dalla grave situazione causata dalla rottura della conduttura idrica principale e dalla chiusura della diga Ancipa, ha visto la partecipazione attiva di tutti i componenti della Giunta Tesauro, del presidente del Consiglio Comunale di Caltanissetta, e del sindaco di San Cataldo, insieme ai rappresentanti di Siciliacque, Caltaqua e dei presidenti delle ATI di Caltanissetta ed Enna. La decisione di riaprire la diga è il frutto di un dialogo serrato, che ha superato non poche resistenze, in particolare da parte dei comuni dell’ennese, che dipendono interamente dall’Ancipa e rischiano di trovarsi a loro volta in crisi nel caso di ulteriori ritardi delle piogge.
Nonostante questa complessa dinamica, l’amministrazione Tesauro è riuscita a garantire un’azione immediata per scongiurare l’interruzione di un servizio essenziale. “Non era concepibile che, pur avendo trovato e collegato nuovi pozzi in grado di fornire circa 120 litri al secondo di acqua, le nostre città rimanessero a secco – ha dichiarato il sindaco Tesauro –. È stata una battaglia difficile, ma necessaria per tutelare i diritti dei nostri concittadini“,.
I pozzi sono già operativi, ma serve la rapidità di Siciliacque. A partire dal mese di agosto, grazie al lavoro instancabile dell’amministrazione Tesauro, sono stati individuati e collegati diversi nuovi pozzi alla rete idrica di Siciliacque, con l’obiettivo di rendere Caltanissetta autonoma rispetto alla diga Ancipa, che ormai si avvia all’esaurimento. Tuttavia, l’acqua prelevata da questi pozzi non sta ancora raggiungendo le case dei cittadini a causa di una rottura della conduttura principale gestita da Siciliacque.
Durante la riunione, l’amministrazione ha chiesto con forza che Siciliacque acceleri i lavori di riparazione, operando senza sosta, anche nelle ore notturne, per consentire la piena fruibilità dell’acqua già disponibile. “Non è ammissibile che questa risorsa, ottenuta con sforzi enormi, non arrivi ai cittadini – ha aggiunto Tesauro –. Dobbiamo sapere con chiarezza dove finiscono quei 120 litri al secondo che oggi non raggiungono Caltanissetta“.
La riapertura della diga Ancipa rappresenta una vittoria cruciale in un contesto di estrema difficoltà. Si tratta di una misura temporanea, necessaria per garantire un livello minimo di servizio in attesa che Siciliacque completi le riparazioni alla conduttura e che l’acqua dei nuovi pozzi inizi finalmente a fluire regolarmente nelle case di Caltanissetta e San Cataldo.
L’amministrazione Tesauro vigilerà senza sosta affinché i lavori vengano portati a termine nel minor tempo possibile, mantenendo alta l’attenzione su una questione vitale per la comunità nissena.
“Per difendere i diritti dei miei concittadini non ci fermeremo dinnanzi a niente e nessuno. Siamo pronti a intraprendere ogni azione necessaria, inclusa la denuncia di eventuali inadempienze o ritardi, per garantire il rispetto del diritto all’acqua e la tutela di un servizio essenziale. Questo risultato, tutt’altro che scontato, testimonia la determinazione e la capacità di dialogo di un’amministrazione che ha posto il benessere dei cittadini al centro della propria azione politica” ha concluso Tesauro al termine della lunga riunione con la cabina di regia.