Nel pomeriggio del 15 novembre, personale del Commissariato della Polizia di Stato di Gela ha dato esecuzione a un’Ordinanza di custodia cautelare, applicativa agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal G.I.P. di Gela, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di un cinquantaduenne, recidivo, le cui generalità non vengono comunicate per tutelare la vittima del reato. L’uomo è accusato di aver commesso reati di violenza sessuale su una giovane ragazza infraquattordicenne, costringendola, in più occasioni, a subire palpeggiamenti al seno, al sedere e alle parti intime, offrendole del denaro nel caso in cui avesse assecondato ulteriormente le sue pretese di natura sessuale. I plurimi episodi di violenza sessuale sarebbero iniziati nel 2020 e continuati fino al settembre 2024, all’interno del contesto familiare, nel quale l’indagato viveva in quanto convivente della madre della giovanissima vittima. Gli ufficiali di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Gela hanno ascoltato la minore in presenza di un esperto in psicologia dell’età evoluiva. Ciò ha consentito di ricostruire attentamente i gravi episodi di violenza subiti dalla ragazza, confermati successivamente da altri testimoni che sono stati sentiti nel corso delle indagini. Massima continua ad essere l’attenzione di quest’Ufficio Giudiziario e delle Forze di Polizia del territorio per il contrasto ai reati commessi in ambito domestico e familiare. È opportuno evidenziare che l’attività giudiziaria non è ancora conclusa e che le condotte oggi contestate all’indagato on sono state ancora definitivamente accertate.