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Enna. L’Arma dei Carabinieri celebra la “Virgo Fidelis”

Redazione 3

Enna. L’Arma dei Carabinieri celebra la “Virgo Fidelis”

Gio, 21/11/2024 - 13:26

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La Virgo Fidelis” divenne Patrona dell’Arma dei Carabinieri l’11 novembre 1949, data di promulgazione del Breve relativo di Papa Pio XII, che in tal senso aveva accolto il voto unanime dei cappellani militari dell’Arma e dell’Ordinario Militare per l’Italia. Il titolo di “Virgo Fidelis” era stato sollecitato in relazione al motto araldico dell’Arma “Nei secoli fedele”. L’8 dicembre 1949 Papa Pio XII, proclamava ufficialmente Maria “Virgo Fidelis” Patrona dei Carabinieri”, fissando la celebrazione della festa il 21 novembre, giorno in cui si ricorda nella Chiesa la Presentazione di Maria Vergine al Tempio.

Infatti oltre alla Virgo Fidelis viene ricordata la conclusione della battaglia di Culqualber a seguito della quale l’Arma dei Carabinieri ricevette una Medaglia d’oro al Valore Militare. Battaglia che ebbe inizio il 6 luglio del 1941 e si concluse dopo quattro mesi, il 21 novembre. Fu l’atto finale della presenza italiana in Africa Orientale, durante il quale il contingente oppose resistenza all’avanzata inglese, i combattimenti ebbero esiti alterni, con posizioni perdute e riconquistate a prezzo di gravi perdite, e con la pressante minaccia del taglio dei rifornimenti per la penetrazione avversaria fra le linee difensive. L’esito si ebbe fra il 18 e il 21 novembre, quando l’aviazione inglese, con oltre cinquanta velivoli, prese d’assalto gli elementi difensivi del caposaldo: prima bombardato, poi investito da nord e da sud da non meno di 20mila assalitori, il Gruppo Carabinieri fu infine costretto a cedere, dopo aver lasciato sul campo innumerevoli vittime. Alcuni superstiti si ritirarono a Gondar, contribuendo a un’estrema difesa conclusasi il 27 novembre successivo con la caduta del presidio, che segnò la fine della guerra in Africa Orientale. Inoltre oggi si celebra la “Giornata dell’Orfano”, patrocinata dall’O.N.A.O.M.A.C., Ente che si occupa dell’assistenza delle vedove e degli orfani dell’Arma.