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Crisi idrica, il 6 novembre a Palermo sit-in dei comitati per l’Acqua di Caltanissetta, Agrigento ed Enna

Mercoledì 6 novembre, dalle ore 9,00 fino al pomeriggio, davanti a Palazzo d’Orléans, sede della Presidenza della Regione Siciliana, si terrà un sit-in organizzato dai movimenti per l’acqua delle province più duramente colpite dalla crisi idrica in Sicilia: Agrigento, Caltanissetta ed Enna. L’obiettivo è quello di richiedere un incontro urgente con il Presidente della Regione, Renato Schifani, l’Assessore ai Servizi Primari, Roberto Di Mauro, e il Responsabile della Protezione Civile Regionale, Salvo Cocina. Giuseppe Di Rosa, Responsabile Regionale del Dipartimento Trasparenza Enti Locali del Codacons, sottolinea: “Non siamo qui per attribuire colpe, ma per trovare soluzioni concrete che garantiscano l’acqua a tutti i cittadini. L’emergenza idrica è un problema che richiede un’azione immediata e la collaborazione delle istituzioni, per evitare che la situazione degeneri ulteriormente.” Il Codacons chiede al Presidente Schifani, all’Assessore Di Mauro e a Cocina di accogliere i rappresentanti delle associazioni nella giornata di mercoledì, possibilmente nella mattinata, per un confronto diretto sulla drammatica situazione idrica in queste province. Si tratta di un’emergenza che impone una risposta chiara e immediata, prima che le ripercussioni sui cittadini e sulle attività locali diventino irrecuperabili.

Dai comitati cittadini emergono testimonianze che raccontano difficoltà quotidiane insopportabili. Agrigento: “Distribuzione equa dell’acqua per tutti i comuni, fonti comunali e pozzi privati attivati in modo stabile per contrastare la siccità. Installazione dei dissalatori mobili immediata in attesa del nuovo dissalatore. Solo con una gestione idrica equa e sostenibile possiamo affrontare l’emergenza e restituire dignità ai cittadini.” Caltanissetta: “Acqua per tutti, non solo per chi è collegato a servizi essenziali come carcere e ospedale. Ci sono cittadini che ricevono acqua ogni 1-2 giorni, altri che devono aspettare fino a una settimana. Chiediamo un equo accesso all’acqua, senza disparità, e turni di distribuzione diurni per evitare di dover svegliare i bambini di notte. Le famiglie non dovrebbero dipendere dalle autobotti private, che molti non possono permettersi. Inoltre, chiediamo la riduzione delle bollette per chi riceve acqua sporca e l’acquisto di un numero sufficiente di pompe di sollevamento, che oggi risultano insufficienti.” Enna: “È necessario riattivare le fonti di approvvigionamento preesistenti all’erogazione Ancipa per la città di Enna, completare urgentemente il progetto di captazione delle acque in eccedenza da Leonforte e interrompere la turnazione notturna, prolungando l’erogazione almeno fino alle ore 19:00. Questo permetterebbe un uso adeguato dell’acqua per uso domestico e una gestione più razionale delle riserve. Inoltre, chiediamo una distribuzione uniforme nei quartieri, poiché molti cittadini non riescono a sfruttare l’acqua corrente nei turni assegnati.”

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