Fermato a Catania per tentato omicidio con un fucile da caccia ai danni dell’ex compagno della madre. Il 22enne avrebbe agito per proteggere la madre per ragioni riconducibili all’andamento della pregressa relazione, contraddistinta da continue liti e da episodi violenti. Lo scorso 25 ottobre, al termine di indagini disposte e coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ed eseguite dalla Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile di Catania, sul presupposto della sussistenza di gravi indizi e del pericolo di fuga, è stato disposto un decreto di fermo nei confronti del giovane, in quanto indiziato, seppure in una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle difese, di aver tentato di uccidere un uomo con un fucile da caccia il pomeriggio del 24 ottobre, a Catania presso via Balatelle, nel quartiere di San Giovanni Galermo. L’avvio dell’attività investigativa è scaturito da una segnalazione giunta alla Sala Operativa della Questura, in cui si parlava di una persona colpita da arma da fuoco in via Balatelle, dato da subito suffragato dai primi sopralluoghi, che hanno rilevato la presenza sul posto di un’auto con lo sportello anteriore lato guida aperto e con la presenza di vaste tracce ematiche diffuse in diverse parti all’interno del mezzo, nonché sulla strada, in direzione di un portico.
Inoltre il ferito, colpito al braccio sinistro, era già stato trasportato in ambulanza al Policlinico, in condizioni di gravità tali da rendere necessaria la sua sottoposizione a più interventi chirurgici. Ultimate le operazioni di sopralluogo da parte del personale specializzato del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica – Sicilia Orientale, sono stati sequestrati l’auto e il telefono cellulare della vittima, sono stati raccolti campioni di presunta sostanza ematica, oltre che di frammenti di piombo e della borra della cartuccia, estratti dal corpo della persona offesa. Dopo aver sentito il ferito, i medici soccorritori e altre persone presenti ai fatti, si è delineato un quadro indiziario che ha permesso di ritenere che l’autore del tentativo di omicidio, sarebbe stato il figlio di una ex compagna della vittima e che avrebbe agito a tutela della madre, per ragioni riconducibili all’andamento della pregressa relazione, contraddistinta da continue liti e da asseriti episodi violenti. Una volta eseguito il fermo del giovane, portato alla Casa Circondariale di Piazza Lanza, è stata inoltrata al Gip la richiesta di convalida del provvedimento, che l’ha convalidato e ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere.