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Maggioranza spaccata su canone Rai e battuta in Commissione bilancio al Senato sul dl fisco. L'emendamento Bergesio (Lega) che prevedeva la riduzione del canone da 90 a 70 euro è stato respinto con 12 voti contro 10. Forza Italia ha votato insieme alle opposizioni. "Bocciato dalla commissione Bilancio il taglio del Canone per tutti gli italiani. Il governo aveva dato l'ok per il taglio del canone Rai. Uno sconto di 20 euro per 20 milioni di abbonati fra cui milioni di famiglie povere. Purtroppo per Pd, M5S Italia Viva e sinistra evidentemente uno sgravio per le famiglie non era utile e in commissione hanno votato contro. Spiace notare che al loro voto si è aggiunto il voto di Forza Italia e l'emendamento è stato respinto per due voti". Così il senatore della Lega Claudio Borghi Aquilini. "La Lega – assicura – continuerà a sostenere ogni iniziativa per ridurre le tasse per famiglie e imprese, chi, come la sinistra, a parole dice di voler aiutare i poveri ma al voto la pensa diversamente sia almeno sincero nei confronti dei cittadini". Il sottosegretario al Mef Lucia Albano (Fratelli d'Italia) avrebbe espresso parere favorevole all'emendamento della Lega. A quanto si apprende, questo sarebbe anche l'orientamento del presidente della commissione Bilancio Calandrini di FdI. Fratelli d'Italia con il suo appoggio alla proposta di modifica della Lega potrebbe dunque sbloccare l'impasse in commissione sulla modifica bloccata da Forza Italia. Prima del voto, questa mattina, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini ospite a Non stop news su Rtl 102.5 aveva commentato: "Stiamo lavorando per ridurre le tasse, il canone è una di queste. Abbassare il costo della televisione pubblica è da sempre un obiettivo del centrodestra. Forza Italia non vuole abbassare il canone Rai? Mi dispiace non per la Lega ma per gli italiani, se quella tassa non sarà tagliata lavoreremo su altri fronti". "Il taglio del canone Rai noi non lo votiamo", ma "non c'è nessuna crisi, nessun caso dentro al governo", aveva commentato il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, in un colloquio con Il Messaggero. "Per un caffè al mese dobbiamo dare alla Rai quattrocento milioni euro dei contribuenti. Sono tanti quattrocento milioni di euro. Con tutti quei soldi è meglio aumentare le pensioni. Sbloccare le liste di attesa della Sanità. Tagliare l'Irpef", ha spiegato il ministro degli Esteri. "Continueremo a opporci" alla proposta di riduzione avanzata dalla Lega, "Forza Italia non può cambiare idea su questo", aveva assicurato anche il capogruppo azzurro di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, in un'intervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera. "Il canone – ha spiegato – è una delle garanzie di autonomia del servizio pubblico. La riduzione del canone di 20 euro l'anno, vuol dire 1,66 euro al mese. Credo che nessun cittadino percepirà un beneficio da una riduzione del genere. Bisogna invece far bene i calcoli". Perché il Carroccio si impunta su questo? "Non lo so, non lo capisco", ha risposto il presidente dei senatori forzisti. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)