CALTANISSETTA. Riceviamo e pubblichiamo riflessione del presidente di Italia Nostra Sicilia, Leandro Janni, sulla sua proposta di far realizzare un monumento al bidone nel Centro della Sicilia che, da 50 anni a questa parte, è connotato dalla costante presenza di questo contenitore per consentire la raccolta di acqua per ogni esigenza ed emergenza.
Un vecchio slogan fascista recitava: «La Patria si serve anche facendo la guardia a un bidone di benzina». Mutatis mutandis, oggi potremmo dire: l’amata Regione Siciliana si serve anche facendo la guardia a un bidone d’acqua.«Un monumento (dal latino monumentum, “ricordo”, da monère, “ricordare”) è un’opera architettonica di valore storico e artistico. Il termine in origine indicava solamente delle strutture che rendevano omaggio a un personaggio storico o a un avvenimento, ma per estensione oggi il significato comprende anche tutte le costruzioni storiche di una città o di un Paese.
Anticamente, i monumenti principali erano quelli funerari e, durante l’Impero romano, quelli dedicati agli imperatori e alle loro imprese. Si trattava di statue o obelischi. Recentemente, il termine è passato anche ad indicare dei luoghi naturali di riconosciuto valore estetico o interesse scientifico. Secondo la Convenzione UNESCO del 1972, i monumenti sono opere architettoniche, plastiche o pittoriche monumentali, elementi o strutture di carattere archeologico, iscrizioni, grotte e gruppi di elementi di valore universale eccezionale dall’aspetto storico, artistico o scientifico» (Wikipedia).
La Convenzione, quindi, introduce una definizione più ampia rispetto a quella tradizionale. Come ben sappiamo, «il bidone (o tanica) è un contenitore multiuso chiuso all’estremità superiore con un tappo, solitamente munito di un manico per il trasporto manuale, adibito al contenimento dei liquidi di qualsiasi genere. Tale contenitore può essere in lamiera, in ferro o in vetro, o in materiale plastico. Le sue dimensioni esterne si misurano, dove è impiegato il sistema internazionale di misura, in centimetri, ma viene solitamente distinto per capacità e quindi in litri: a partire da 0,5 litri fino ad arrivare ai 30 litri. Il bidone generalmente è dotato di imboccatura stretta, con diametro massimo di 45 mm» (Wikipedia).
I più utilizzati – quantomeno dalle nostre parti – sono i bidoni per l’acqua. Ma, è noto, nel linguaggio comune “bidone” significa anche azione truffaldina volta a ingannare una persona ingenua. Significa buggeratura, fregatura, imbroglio, raggiro, sola, truffa, turlupinatura e così via di seguito.
Pertanto, in relazione all’eccezionale e perdurante condizione esistenziale che ci connota da più di cinquant’anni e, in relazione al tempo e alla storia a cui inesorabilmente ci riconduce il bidone, proporrei la realizzazione di un “monumento al bidone”, da collocare al centro della Sicilia. Un monumento al bidone ovviamente di dimensioni architettoniche, bianco, con tappo rosso e dotato di rubinetto. Insomma, un bel monumento pop. Un monumento per ricordare, o meglio, per non dimenticare”.
Prof. Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia