CALTANISSETTA. Il “Rally Tarkus” è stato uno dei rally motociclistici più impegnativi del “secolo scorso” e si è svolto in Sicilia con l’organizzazione dell’omonimo Moto Club di Caltanissetta. Nel corso delle sue sette edizioni ha fatto parte negli anni 80 /90 del Trofeo Nazionale Motorally e del Campionato Italiano Raid Marathon.
La competizione in linea più lunga mai svoltasi fino ad oggi in Sicilia, si è resa famosa ed impegnativa per il caldo terribile che ne ha caratterizzato diverse edizioni. La kermesse è stata preceduta durante la settimana, da una dettagliatissima mostra fotografica ed iconografica, suddivisa per ogni anno di svolgimento della corsa. All’interno dei locali della Pro Loco, insieme all’esposizione di memorabilia, è stata allestita un’esposizione delle motociclette originali che hanno preso parte, ed in alcuni casi vinto alcune edizioni.
Nel particolare: l’esemplare di SWM Gs 250 del pilota locale Fabrizio La Rocca usato nella prima edizione, la Suzuki DR 600 con la quale Gianpiero Findanno ha vinto l’edizione 1988 , il prototipo della Gilera RC 600 portata in gara dal Campione del mondo Guglielmo Andreini nell’edizione 1987.
La serata la cui regìa è stata firmata dal giovanissimo Ruggero Cosentino, è stata magistralmente condotta dal giornalista radiofonico Donatello Polizzi, che avvalendosi della proiezione dei video di ogni edizione, ha tracciato tutta la storia della competizione siciliana sin dalla nascita (1984) fino all’ultima del 1995, intervallata da varie interviste e premiazioni.
All’appuntamento teatrale erano presenti Il Sindaco Walter Tesauro, gli Assessori Toti Petrantoni e Pierpaolo Olivo, quest’ultimo già partecipante in due edizioni del rally, Luca Micciché Presidente della Pro Loco e diverse personalità del mondo motociclistico FMI. Moltissimi anche gli “attori” che hanno impreziosito l’appuntamento: gli – allora – giovani piloti che negli anni si sono brillantemente affermati nel panorama rallistico nazionale ed Internazionale. Si sono avvicendati sul palco a raccontare episodi e trascorsi sportivi: il citato pilota umbro già in forze nelle FF.OO, Gianpiero Findanno vincitore nell’88, Massimo Marmiroli vincitore nell’87, il reggiano Oliviero Incerti vincitore dell’edizione 1985, accompagnato dal figlio anch’egli assiduo frequentatore delle velocissime piste sterrate siciliane.
Insieme a loro, il forlivese Barabba ( al secolo Fabio Turci), Davide Camurri e Marco Ferrari accompagnati a loro volta dai meccanici e Team Manager del “J&B” Team. Non sono passate inosservate la presenza dell’Ing. Romolo Ciancamerla già progettista Gilera in forza in quegli anni che non ha voluto mancare all’appuntamento anche se vistosamente ingessato ad un piede, e il simpaticissimo intervento dell’ex pilota varesino Luigi Clerici.
Anche una presenza femminile in rappresentanza del primo Team Rosa della FMI, Fabiola Valentini e dell’imprenditore modenese Maurizio Bombarda, assiduo e velocissimo frequentatore della corsa nissena. Infine non per importanza, acclamato più volte il beniamino locale Fabrizio La Rocca che dopo i rallyes al manubrio è passato al volante, con ottimi risultati.
L’evento, progettato e scritto dal suo ideatore Vincenzo Cosentino, ha voluto far rivivere, attraverso immagini , luoghi , musiche, costume , cultura, e personaggi dell’epoca, il modo in cui è stata realizzata questa competizione in uno dei contesti geografici più singolari e suggestivi d’ Italia: la Sicilia.
Volendo altresì evidenziare, com’era possibile esprimere sport in questa regione, esaltando il livello di competizione grazie all’ambito nel quale questo rally motociclistico ha avuto luogo. Difficile nascondere gli effetti procurati dell’amarcord in diversi momenti della serata. Le emozioni sono state fortissime ed a volte incontrollate e trattandosi di una “reunion” , si è percepito chiaramente che si é fatto il possibile per non dimenticare nessuno.
Sono stati proiettati anche i videomessaggi di alcune “assenze giustificate”: Il Presidente delle FMI Giovanni Copioli e dal Giappone, il pilota Akinori Nakazawa, partecipante a due edizioni del Rally siculo. Infine, abbiamo visto scorrere fra i titoli di coda le immagini di persone non più presenti, ma ancora vive nella mente e nel cuore degli organizzatori. Alla fine della serata in teatro, è stato consegnato a ciascun intervenuto, il road book della prima edizione (1984).