Giovedì 25 Novembre dalle ore 10.00 alle ore 13.00 si svolgerà al Teatro Comunale Regina Margherita di Caltanissetta la manifestazione “Una gerbera rossa contro la violenza sulle donne” promossa e organizzata dal Comune di Caltanissetta in collaborazione con l’USR Sicilia – Ufficio V – Ambito Territoriale di Caltanissetta ed Enna.
L’incontro, al quale sono state invitate le autorità religiose, civili e militari, è rivolto soprattutto ai giovani con l’intento di infondere loro la cultura del rispetto del prossimo.
“La scuola, agenzia formativa per eccellenza, ha il dovere di stimolare i ragazzi e le ragazze invitandoli a riconoscere sul nascere gli atteggiamenti lesivi che poi potrebbero sfociare in episodi di violenza di vario genere – ha commentato l’assessore all’istruzione del Comune di Caltanissetta Vincenzo Lo Muto -. La prevenzione, però, non è l’unico obiettivo da perseguire perché è importante veicolare un messaggio di sostegno alle vittime e ribadire l’impegno ad eliminare la violenza di genere”.
Tale giornata vuole rappresentare un grido d’allarme contro un problema persistente e diffuso che affligge le donne in tutto il mondo e la gerbera rossa è stata scelta come simbolo per veicolare il messaggio di sostegno alle vittime.
Ed è proprio per far dilagare l’azione di sensibilizzazione che gli organizzatori hanno chiesto a tutti coloro i quali parteciperanno alla manifestazione di indossare un accessorio o un indumento di colore rosso.
“La diffusione delle pari opportunità e la messa in campo di iniziative di contrasto alla violenza sulle donne sono temi presenti ogni giorno sul tavolo di ogni istituzione – ha commentato il dirigente dell’USR Sicilia – Ufficio V Marcello Giovanni Li Vigni -. il Ministero dell’Istruzione e del Merito si è sempre impegnato affinché la parità sia uno degli obiettivi primari di una scuola inclusiva, al passo con le direttive europee ed internazionali ed in linea con le esigenze formative delle giovani generazioni al fine di creare una reale inclusione in grado di valorizzare le singole individualità educando le nuove generazioni alla cultura del rispetto”.