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Caltanissetta. Due opere dell’artista Salvatore Gumina in mostra al premio “Artista d’Europa 2024” a Firenze

Saranno esposte le opere dal titolo  L’In Giudizio” e “il Monumento della vergogna” d Salvatore Gumina, in arte “Sotir” a Firenze dove avrà luogo il premio Artista d’Europa 2024 con presentazione dell’evento il 20 Dicembre presso lo storico Palazzo Pucci ed esposizione delle opere per due settimane all’interno della Galleria Cartavetra. Evento organizzato da “PitturiAmo” con presidente il Dott. Argentati Antonino.  

La prima opera selezionata da “Pitturiamo” è “L’In Giudizio” e affronta il giudizio universale e umano in forma onirica e polemica. Da sx verso dx abbiamo Atena e Zeus (dei pagani) – Gesù e Dio con la sua colomba che rappresenta lo spirito santo-al centro che funge da segretario Buddha (e lui a chiamare uno per il prossimo ad essere giudicato) a seguire Maometto, successivamente le divinità induiste in ordine Brahma, Visnu, Siva.  Sullo sfondo si denota lo scontro tra il bene ed il male con Michele che attacca satana, tra le arcate si denotano due porte una a sx il paradiso ed una a dx l’inferno . In basso la schiera di persone che dovranno essere giudicate in prima fila Sotir che saluta una persona probabilmente una bambina al di là della porta del paradiso, lungo il prato verde che porta alle porte si evidenziano due ominidi disperati perchè in direzione della porta dell’inferno . La folla di persone in attesa di giudizio aspettano essere chiamate da Buddha e si mostrano molto più piccoli rispetto alle divinità che li giudicheranno, a dimostrazione della loro fragilità e precarietà. Inoltre tra le arcate un cielo tempestoso incombe sulla scena.  L’osservatore è posizionato in alto in direzione centrale dando importanza alle divinità principali Buddha- Dio Cristiano-Maometto. Ogni uomo sarà giudicato dal suo Dio o da tutti in una teatrale consulta?

L’In Giudizio

La seconda opera che parteciperà al concorso e selezionata da “Pitturiamo” realizzata da  Sotir  dal titolo “Il Monumento della Vergognacosì come descritta testualmente dallo stesso artista è realizzata con tecnica mista consistente in olio su tela e base su elaborazione di stampa fotografica, rappresenta l’attuale e difficile momento storico che sta attraversando la Sicilia ed in particolar modo la città di Caltanissetta sulla mancanza di acqua, dovuta alla pseudo siccità e dovuta alla scelleratezza dell’uomo contemporaneo e dei suoi organizzatori. La tela evidenzia in primo piano una foto di un palazzo di pregevole aspetto estetico-funzionale che mostra forza e robustezza di una città passata oramai tramontata e  culturalmente-socialmente-economicamente alla deriva, che l’artista ha lasciato in originale senza intaccare l’edificio e la sua armonia architettonica. Proprio a ridosso del Palazzo a sporcare la bella visuale architettonica viene rappresentato un serbatoio di acqua, istallato da chi di competenza (organi del potere) utile a servire la popolazione nissena per un massimo di 100 litri a famiglia (serbatoio successivamente rimosso ma collocato in altro luogo della città, con altri 11 recipienti disseminati in lungo e largo). Il cielo quasi notturno fa da sfondo, Sotir (il personaggio in rosso) che rappresenta lo stesso artista passeggia sul fabbricato con la tromba del giudizio che rimbomba nelle orecchie degli ominidi (cittadini). Gli omini-ominidi (cittadini) geometricamente ben definiti nelle loro forme imposte, che indicano la sofferenza schiavista che vivono, di color giallo ocra si mostrano disperati fino a stramazzare a terra dalla stanchezza da sacche di acqua prelevate proprio dal serbatoio messo a disposizione. Azione di prelievo dell’acqua eseguita manualmente con bidoni che mortificano il cittadino Nisseno.  In merito alla rappresentazione del serbatoio e dei bidoni/sacche d’acqua l’artista ha voluto lasciare la sua firma con un carattere alquanto fumettista e provocatorio, con colore blue-celeste, dove si denota nella sua essenza la calligrafia dello stesso autore premurosa e scellerata, le sacche d’acqua e il recipiente sono informi, irregolari quasi a rappresentare il movimento dell’acqua posta all’interno.

Il monumento della vergogna

La rappresentazione scelta dall’artista per i recipienti e sacche d’acqua denota la precarietà del disegno creando una similitudine con la gestione dell’acqua in Sicilia davvero pessima ed emblematica, inoltre ci riporta ai fumetti del passato che suscitavano emozioni proprio alla naturalezza e spontaneità del disegno. Ancora una volta Salvatore Gumina in arte “Sotir” porta alla ribalta problematiche attuali della oramai precaria società che ci circonda.

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