Un percorso lungo il quale sono seminate storie di donne che hanno subito violenza, testimonianze che si raccontano attraverso l’esposizione di abiti che le vittime indossavano nel momento dell’abuso. Un cammino, quello ideato dal Comitato Pari Opportunità Avvocati Caltanissetta in collaborazione con l’associazione “Libere Sinergie” e inaugurato questa mattina, 25 novembre, al Palazzo di Giustizia, nell’ambito della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che desidera sensibilizzare la comunità e offrire maggiore consapevolezza sul tema della violenza contro le donne.
La mostra nasce da un progetto dell’università dell’Arkansas ed è entrata a far parte di una campagna educativa di Amnesty international con l’obiettivo di smontare gli stereotipi che vedono le vittime di violenza come co-responsabili dei trattamenti loro inflitti. “Com’eri vestita?” è la classica domanda che viene posta alle donne di violenza quando denunciano il fatto, questa domanda porta con sé il pregiudizio che la violenza si sarebbe potuta evitare se le donne avessero indossato abiti diversi. “Questa idea veicola un messaggio sbagliato – dichiara Salvatore Saia, presidente del Comitato Pari Opportunità Caltanissetta –, perché le colpe sono di chi commette la violenza, qualunque essa sia e non vi può essere alcun tipo di giustificazione. Gli abiti corrispondono a delle storie realmente accadute e sono state scelte allo scopo di rendere più fedele possibile quelli indossati dalle vittime al momento delle violenze. I visitatori possono identificarsi nelle storie narrate e al tempo stesso vedere quanto e come siano comuni i vestiti che le donne indossavano.”
Ad aprire la mostra gli interventi del presidente della Corte d’Appello, Melisenda Giambertoni; del sostituto procuratore generale, Antonino Patti, del presidente dell’Ordine degli avvocati di Caltanissetta, Alfredo Saia; del sindaco di Caltanissetta, Walter Tesauro.
Presenti anche gli istituti scolastici cittadini – Ruggero Settimo, Pietro Mignosi, Alessandro Volta, ITET Rapisardi-Da Vinci, Filippo Cordova, Giovan Battista Hodierna di Mussomeli –, dove gli studenti hanno letto estratti di libri e alcuni elaborati da loro realizzati. Un momento di confronto e di dialogo per sottolineare l’importanza della sinergia con le scuole.
“Abbiamo voluto oggi creare un evento che non fosse rivolto ai colleghi – afferma il presidente Saia –, ma direttamente ai giovani per cercare di trasmettere loro un messaggio, di lasciare punti di riflessioni su un argomento di grande attualità, alimentato dagli stereotipi di genere” conclude.
Erano presenti del Comitato Pari Opportunità Avvocati Caltanissetta: Salvatore Saia, Valeria d’Anca, Laura Attenasio, Giuliana Scaletta, Cristiano Curatolo, Antonino Salomone, Antonio Asaro.