Salute

Associazione Dialisi Sicilia. “Tariffario nazionale entra in vigore il 30 dicembre ma l’assessorato Salute è immobile; chiediamo incontro urgente”

Redazione 1

Associazione Dialisi Sicilia. “Tariffario nazionale entra in vigore il 30 dicembre ma l’assessorato Salute è immobile; chiediamo incontro urgente”

Sab, 30/11/2024 - 09:56

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Dal 30 dicembre scatterà il nuovo tariffario nazionale per le prestazioni ambulatoriali ma in Sicilia è buio pesto. Nonostante le sollecitazioni, la Regione non ha mai avviato nei mesi scorsi il confronto con le associazioni di categoria col risultato che il settore nell’Isola, già in crisi, è nel caos con inevitabili conseguenze che si potrebbero abbattere sui pazienti. Anche perché i parametri nazionali con i nuovi codici disallineati rispetto a quelli regionali senza un recepimento con le dovute modifiche per sostenere il sistema a livello regionale rischiano di ridurre di oltre il 20% le prestazioni per i centri di dialisi. A lanciare l’allarme sono le associazioni che raggruppano gli 81 Centri di dialisi in Sicilia – Ads, Ascea, Adp, Arcade – che curano oltre 4 mila pazienti. Le associazioni chiedono un incontro urgente alle massime autorità istituzionali.

“Ci rivolgiamo al presidente della Regione Renato Schifani e al presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno – dicono Giuseppe Verde e Livio Marrocco, presidente e vice presidente di Ads – La Sicilia non ha ancora recepito il tariffario, è necessario subito un confronto per stabilire assieme al mondo dell’associazionismo i nuovi parametri per le prestazioni. Inoltre auspichiamo che con la manovra di stabilità venga risolto il vulnus che penalizza i centri di dialisi rispetto agli ambulatori. Siamo l’unico presidio sanitario in molti piccoli paesi della Sicilia, svolgendo un ruolo che va aldilà dell’attività che ci viene riconosciuta e lo facciamo comunque perché i pazienti vengono prima di ogni altra cosa”.

A nulla sono valsi finora gli appelli fatti da Ads, Ascea, Adp, Arcade all’assessorato regionale alla Sanità, guidato da Giovanna Volo. L’ultimo quasi due mesi fa, caduto nel vuoto: “Nonostante il dirigente generale per la pianificazione Salvatore Iacolino avesse dichiarato che ci avrebbe convocato, purtroppo non è successo nulla”.

Il 5 ottobre scorso le associazioni aveva sollecitato la modifica della rete nefrologica in Sicilia. “L’accordo era a un passo cinque anni fa ma poi tutto si è bloccato con le elezioni regionali alle porte – sottolineano le associazioni – Negli ultimi due anni e mezzo ci sono stati degli incontri con l’assessorato ma nessun passo avanti. Pensavamo che gli aumenti delle risorse ottenuti nel 2023 e quest’anno, seppur minimi, presagissero a una trattativa che adeguasse finalmente le tariffe alle reale dei centri di dialisi che non riescono più a coprire i costi e che non hanno tetti di spesa in quanto erogano prestazioni salva-vita”.