Sanzioni per circa 30mila sono state comminate in un ristorante di piazza Federico II di Svevia e ad un fast food di cibo orientale di Largo Rosolino Pilo, la cui attività è stata sospesa durante i controlli effettuati insieme con il personale del Corpo Forestale dello Stato, dell’Ispettorato del Lavoro del Servizio Veterinario e del Servizio Igiene Pubblica e dello Spresal dell’Asp di CATANIA e della Polizia Locale.
Nel primo gli agenti hanno sospeso l’attività dopo aver accertato l’irregolarità della posizione di quattro lavoratori risultati in ‘nero’ con sanzioni per 13 mila euro, aumentate perché nei precedenti controlli effettuati al medesimo ristorante, meno di un anno fa, erano già stati individuati diversi lavoratori irregolari. Constatata inoltre la mancanza di tracciabilità di circa 150 chilogrammi di carni – equina, bovina e suina – con la contestazione della sanzione amministrativa di 1.500 euro.
Per la stessa ragione sono stati sequestrati anche 35 litri di vino rosso con sanzioni pari a 1.500 euro. Lo Spresal ha constatato l’ostruzione delle uscite d’emergenza, l’irregolarità dell’impianto elettrico e l’insufficienza dello spogliatoio e del bagno, con ulteriori sanzioni per 6mila euro. L’Asp ha poi rescritto l’abbattimento di barriere architettoniche, la sostituzione della pavimentazione ammalorata in più parti, la sostituzione degli aspiratori dei servizi igienici dei clienti non funzionanti e la realizzazione di protezioni adeguate dagli insetti provenienti dall’esterno.
La polizia locale ha riscontrato una occupazione abusiva del suolo pubblico e la presenza di una veranda esterna risultata priva di autorizzazione. Nel secondo controllo è stata accertata la presenza di un lavoratore in ‘nero’ con la conseguente contestazione della sanzione di 4.500 euro. L’Asp ha inoltre riscontrato la mancata tracciabilità di 5 chili di prodotti ittici e di 2 chili di olio, con complessiva sanzione amministrativa di 3 mila euro. Un’altra sanzione di 1.500 euro è scattata per la mancanza della tabella con gli ingredienti. (ANSA)