Cronaca

Suora agli arresti domiciliari: ex voto rubati anche tra capi da lavare

Anche nella cesta degli indumenti da lavare nascondeva parte di gioielli e gioielli, non ancora venduti, che aveva rubato nelle chiese della Diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, in provincia di Avellino. L’insospettabile suor Bernadette, 45 anni, di nazionalità indonesiana, superiora della Congregazione dello Spirito Santo, finita agli arresti domiciliari nella residenza della comunità di san Francesco Saverio a San Cesario, in provincia di Roma, secondo le indagini della Procura di Benevento, che ha ottenuto l’ordinanza cautelare da parte del Gip del Tribunale di Tivoli, per mesi, sistematicamente, si era appropriata dei preziosi ex voto la cui vendita le aveva fruttato almeno 80 mila euro.

Tra questi anche la preziosa reliquia di San Nicola di Bari, incastonata in un medaglione. Grazie alla agibilità che le conferiva la carica di superiora, la religiosa aveva libero accesso nelle chiese della Diocesi: “puntava” gli oggetti più preziosi e, di volta in volta, sembra senza alcuna complicità, li portava via, nascondendoli nel suo appartamento della Curia vescovile di Ariano e nella sua abitazione in provincia di Roma. Gli investigatori della Compagnia carabinieri di Ariano Irpino sono riusciti a recuperare soltanto un lingotto in oro, frutto della fusione degli ex voto, sequestrato ad un commerciante della zona.

Il denaro ricavato dalla vendita venne invece trasferito dalla suora su un conto estero a lei intestato. A denunciare i furti era stato il vescovo della Diocesi, monsignor Sergio Melillo, e lo scorso otto ottobre, sulla scorta delle risultanze investigative, nei confronti della religiosa era stato emesso il provvedimento di fermo giudiziario ed era scattato contemporaneamente il trasferimento da Ariano Irpino, dove suor Bernadette curava anche la gestione della residenza vescovile.

I furti sono stati perpetrati in tre chiese di Ariano Irpino e in quelle di Castel Baronia, San Sossio Baronia, Bonito, Savignano Irpino e Carife. Monsignor Melillo ha espresso “profondo dolore per la vicenda” mentre i fedeli, in prevalenza, stentano a credere alle accuse nei confronti della religiosa. Qualcuno azzarda lo “zampino del maligno” in una vicenda che ha scosso la comunità dei fedeli. Suor Bernadette era molto apprezzata per le sue esecuzioni all’organo della Cattedrale e per il suo impegno a favore della comunità diocesana.

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