CALTANISSETTA. Una piastrina ritrovata della Seconda Guerra lega mondiale Impruneta (Firenze) a Caltanissetta . Appassionato di metal detector, Patrizio Barlondi ha rinvenuto durante le sue esplorazioni nei dintorni di Firenze una piastrina militare risalente al secondo conflitto mondiale che riporta il nome e i dati di un soldato, Angelo Cammarata, figlio di Michele e di Mariarosa Russo.
Barlondi, spiega in una nota il Comune di Impruneta, ha subito contattato il distretto militare di Caltanissetta , trovando in Giuseppe Cammarata, presidente dell’Anpi della sezione provinciale di Caltanissetta , un prezioso collaboratore per approfondire le ricerche sul soldato. Si è scoperto che Angelo Cammarata, nato a Caltanissetta il 18 febbraio 1917, fu arruolato nella 290ma Compagnia sanità di Firenze. Prestò servizio negli ospedali da campo, operando sul fronte greco e albanese, nonché nel territorio fiorentino, dove smarrì la sua piastrina di riconoscimento.
Ricoverato più volte in ospedale, si distinse nell’assistenza ai feriti, ottenendo la nomina a caporale, un premio di 318 lire e infine la Croce militare al Merito. Ulteriori ricerche hanno permesso di ricostruire anche il suo percorso dopo la guerra: tornato in Italia, riprese la professione di barbiere e successivamente entrato nelle Poste come portalettere. In questi giorni, Patrizio Barlondi ha incontrato il sindaco di Impruneta, Riccardo Lazzerini, presso il Palazzo Comunale, consegnandogli la piastrina.
Il sindaco si è impegnato a farla recapitare al primo cittadino di Caltanissetta , con l’intenzione di organizzare un momento commemorativo in onore del soldato. “Questa storia ci porta a riflettere sui temi profondi della memoria storica, dell’identità e delle connessioni tra passato e presente – commenta Lazzerini -. La scoperta, che unisce simbolicamente il nostro territorio a quello di Caltanissetta , ci ricorda come luoghi apparentemente silenziosi possano custodire storie preziose. È un esempio di come la solidarietà e il senso di comunità possano emergere attraverso la collaborazione tra città e persone diverse, unite dal rispetto per la storia”. (ANSA).