Si è tenuto oggi presso la sede dell’Associazione Meter, a Pachino, un importante convegno dal titolo “Sopravvissuti agli abusi: riconoscere, curare e tutelare”, incentrato sulla testimonianza e il supporto alle vittime di abusi, con la partecipazione di esperti nel campo della tutela e della protezione dei minori e degli adulti vulnerabili. Il tema principale ha riguardato le conseguenze dell’abuso e i percorsi di rinascita delle vittime, sottolineando la necessità di un intervento empatico e preparato.
Don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell’Associazione Meter, ha aperto i lavori con una riflessione toccante:
“Le persone vittime di abuso devono sempre essere accolte,
ascoltate, accompagnate e ri-amate. Non farlo significa aumentare il loro senso
di abbandono e sofferenza. Le storie dei ‘sopravvissuti’ ci impongono di agire,
con rispetto, affinché si mettano in campo tutte le azioni per prevenire e
contrastare ogni forma di abuso. Non si può ignorare il fatto che l’abuso causa
ferite profonde e permanenti. Tuttavia, chi viene ‘ucciso’ dall’abuso può
ritrovare la forza di risorgere, grazie all’ascolto empatico e alla
comprensione.”
Di Noto ha inoltre sottolineato l’importanza del Centro Ascolto Meter, che offre un servizio di accoglienza e guarigione alle vittime di abuso, “è come una “locanda” per il recupero e la rinascita, pensate che in 25 anni abbiamo accolto 2413 “casi”che non sono altroché persone alla ricerca della salvezza.
La Dott.ssa Chiara Griffini, psicologa e psicoterapeuta, ha invece affrontato la tematica della memoria traumatica, evidenziando come sia cruciale per i professionisti e per gli adulti, in generale, comprendere i meccanismi difensivi e le reazioni del cervello di fronte a eventi traumatici:
“Conoscere come si struttura la memoria traumatica e come si riattiva ci consente di avviare percorsi di protezione e cura. Solo attraverso la consapevolezza di questi meccanismi è possibile promuovere gesti e comportamenti che salvaguardano il bene relazionale, opponendosi ai modelli comportamentali dannosi che causano ulteriori traumi non solo a livello personale, ma anche sociale.”
Infine, Don Andrea Zappulla ha esplorato l’evoluzione della normativa canonica riguardante gli abusi nella Chiesa, analizzando le misure messe in atto negli ultimi tre pontificati, da Giovanni Paolo II a Papa Francesco:
“La normativa canonica ha subito una notevole evoluzione negli ultimi decenni, dimostrando una grande sollecitudine verso la tutela e la promozione della dignità del minore all’interno della Chiesa. Questa attenzione è un passo cruciale per prevenire e affrontare gli abusi sessuali e promuovere un ambiente di sicurezza e integrità.”
L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di riflessione, confronto e dibattito con i presenti, ribadendo la necessità di interventi concreti e formati per proteggere le vittime e accompagnarle in un processo di guarigione. L’Associazione Meter, da sempre impegnata nella lotta contro la pedofilia, si conferma un punto di riferimento per chiunque necessiti di supporto e accoglienza.