Emanuele Schillace ha vinto la 16^ edizione dello Slalom Città di Avola , al volante della sua Radical SR4 Suzuki 1600, imponendosi con il tempo della terza manche di 2’01”43, ovvero un punteggio di 121,43, precedendo Salvatore Venanzio che su una identica Radical ha fatto segnare 2’01”92, quindi un gap di appena 49 centesimi per 121,92. Terzo Salvatore Arresta che con la versione Prosport della bipostoinglese, nella seconda salita aveva fermato il cronometro a 2’02”33.
In virtù di questo risultato Venanzio si è laureato Campione Italiano della specialità tra i birilli.
L’epilogo della serie tricolore è stato appassionante dall’inizio alla fine. Al via, la Sindaca di Avola Rossana Cannata e l’Assessore allo Sport Fabio Cancemi, nel congratularsi con l’organizzazione della gara, che si è svolta con una bella cornice di pubblico, erano presenti per dare il benvenuto ai protagonisti. Poi, dopo la ricognizione, la prima manche, nella quale Schillace ha subito imposto il suo ritmo rispetto a Venanzio, che è incorso in una penalità per l’abbattimento di un birillo. Salvatore Arresta e l’altro trapanese Girolamo Ingardia in quel momento, rispettivamente secondo e terzo, facevano da scudieri al condottiero. Nella seconda manche è arrivato il bis del pilota messinese, con Arresta che ha resistito all’assalto di Venanzio, risultato che avrebbe messo ancora la corona di campione sulla testa di Schillace. Infine l’ultimo atto della gara e dell’intero campionato, con il colpo di scena di Arresta fermo poco dopo lo start e i due contendenti rimasti a battagliare fra loro nel duello conclusivo. Schillace non ha potuto fare altro che vincere ancora, ma a Venanzio è riuscito il sorpasso che gli ha dato il secondo posto e il quarto titolo in carriera.
La loro emozione trapela dalle parole dei protagonisti. Schillace infatti ha dichiarato:-“Sono contento del risultato ottenuto in gara che conferma l’ottimo lavoro fatto sulla vettura nella seconda parte del campionato. Faccio i miei complimenti a Salvatore, per aver vinto il titolo, che a me è sfuggito per un soffio”.
Venanzio ha detto:-“Sono venuto in Sicilia consapevole, di dovermi confrontare fino all’ultimo metro dell’ultima manche con piloti di alto livello, primo fra tutti Emanuele Schillace. Vincere il campionato in questo modo aggiunge un valore ancora superiore al prestigioso risultato”.
Da parte mia – ha detto Arresta – c’è il dispiacere di non aver potuto concludere la gara a causa di un problema all’impianto frenante, e il grande orgoglio di essere stato all’altezza della sfida fra i due migliori del Tricolore. Ovviamente io ho fatto la mia gara a prescindere dal ruolo determinante di arbitro che per buona parte della giornata ho avuto, forse è stato meglio così. Ho combattuto ad armi pari con una vettura ancora tutta da sviluppare, ma le premesse sono ottime.
Meritata quarta piazza per il pilota e preparatore Ingardia che con una Elia Avrio St 09 da 1150 c.c, ancora in fase di sviluppo, si è difeso alla grande, mentre ha chiuso quinto il foggiano Domenico Palumbo anche lui su una Radical di classe regina, come il trapanese Antonio Virgilio che, al rientro, ha colto un ottimo sesto posto.
Tre monoposto Gloria B5 hanno occupato, la settima, l’ottava e la nona piazza, con il trapanese Giuseppe Giametta che nella classifica di gruppo E2SS e classe 1150 ha messo in fila il mascalese Gabriele Di Bartolo e il saccense Salvatore Catanzaro. Santi Leo su Radical 1400 ha completato la Top Ten.
Per quanto riguarda gli altri gruppi: Giuseppe Esposito su Speedcar Extrem Evo ha prevalso fra i Kart Cross, davanti a Fabio Gargiulo su Kamikaz 2, mentre Antonino Carta è risultato primo fra le estreme vetture Silhouette del gruppo E2SH.
In gruppo E1 Italia, Il brontese Marco Gammeri ha sfruttato tutta la potenza della sua Renault Clio Williams 2000 per avere la meglio sul talentuoso messinese di Torregrotta Domenico Cangemi, tornato alla ribalta con la sua Fiat 127 Sport 1400.
E’ bastata una sola manche ad Alfredo Giamboi per conquistare il primato di gruppo S, con la sua Fiat X 1/9 di classe S6, precedendo la figlia Angelica che con la Fiat X 1/9 di classe S5, di manche ne ha fatte 2 e Biagio Meli con la Fiat 1 Turbo di Classe S7. Angelica con questo risultato si laurea campionessa fra le dame.
Fra le Bicilindriche largo successo di Pierluigi Bono, davanti a Giuseppe Noto, entrambi su Fiat 500, mentre in Gruppo A il primato è andato al pilota locale Sebastiano Cicero su Fiat Seicento Sport ed in gruppo N, Domenico Murino, anche lui campione 2024, come Under 23, ha preceduto Raffaele Ferrara nella sfida fra Peugeot 106 da 1600 c.c. Infine Andrea Trapani si è distinto prevalendo in gruppo Racing Start su Citroen Saxo Vts, come fra le Racing Start Plus, Carmelo Cugno su Peugeot 106 da 1600 c.c.