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Mobilitazione regionale della CGIL Sicilia, il 16 ottobre sit-in davanti la diga Nicoletti di Enna

Redazione 3

Mobilitazione regionale della CGIL Sicilia, il 16 ottobre sit-in davanti la diga Nicoletti di Enna

Mar, 15/10/2024 - 10:03

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Mercoledì, 16 ottobre, inizia la mobilitazione regionale indetta dalla CGIL Sicilia che ha inteso portare avanti una serie di iniziative per tutta l’Isola con l’obiettivo di tenere accessi i riflettori sui problemi che affliggono i nostri territori, i lavoratori, i pensionati, le donne e i giovani.

Si partirà con un sit-in, il 16 ottobre, appunto, davanti la diga Nicoletti di Enna.

Una mobilitazione che non sarà solo una denuncia nei confronti di un governo regionale che non affronta i problemi in modo strutturale e che insegue solo le emergenze ma intende essere anche proposta, rivendicazione e impegno civile per il futuro della Sicilia e dei siciliani.

Partiamo dalla diga Nicoletti di Enna perché intendiamo mettere al centro dell’iniziativa le dighe, come simbolo, di corpi idrici destinati a assumere sempre più rilevanza nel cuore delle aree interne.

Caltanissetta insieme a Agrigento ed Enna vive una crisi idrica da tempi immemorabili che necessita di una cabina di regia unica che guardi in prospettiva alla salvaguardia del territorio con progetti, investimenti e un’azione di riforma che sia in grado di rispettare i principi di efficienza e di economicità nell’ utilizzo della risorsa idrica a questo proposito non possiamo sottacere l’inerzia dell’amministrazione regionale e contemporaneamente di quella locale di Caltanissetta e della poca chiarezza in termini di informazioni che fanno presagire e intuire due situazioni: o non intendono avere alcun rapporto con la cittadinanza oppure non hanno niente da dire.

E per queste motivazioni che da Enna, Palermo, Catania, Messina, Ragusa, Siracusa, Trapani, Agrigento, Caltagirone, e infine Caltanissetta intendiamo portare avanti un’idea di sviluppo che parli alle nuove generazioni e che abbracci in maniera simbolica la nostra regione ma che meno  simbolicamente possa pensare e osare di essere in grado di costruire un futuro nella nostra terra.