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E' una curva dell'Inter 'spaccata' quella che guarda alla sfida contro la Stella Rossa, match di stasera valido per la Champions League. Una curva Nord azzerata dopo gli arresti della procura di Milano: tra i 19 arresti ci sono i volti nuovi o storici del direttivo come Andrea Beretta, Marco Ferdico e Renato Bosetti. E tra chi il secondo anello verde di San Siro lo conosce bene c'è anche Nino Ciccarelli che, via social, ribadisce che la curva Nord "non molla, non molliamo, la curva deve andare avanti". Tra i commenti all'ultimo post di Ferdico, però, gli insulti aumentano con il passare delle ore e al capo ultrà non si perdona il 'patto di non belligeranza' e che fosse interessato "solo al business" dei biglietti venduti a prezzi maggiorati o l'obolo sui parcheggi intorno al Meazza. E tra chi gli augura una lunga detenzione, tanti sperano di non rivederlo più allo stadio. "Dell'Inter a te non frega un ca..o, manco la carriera da influencer ti è riuscita figuriamoci quella da ultras", e chi si augura che l'Inter torni ai tifosi. "L'Inter è degli interisti, di chi fa i salti mortali e si vende un rene per vederla giocare, non di chi ci lucra sopra. Le maschere sono cadute". Stasera gli occhi saranno puntati non solo sul campo da gioco, ma anche sugli spalti per vedere la (possibile) coreografia della Nord, mentre sembrano non preoccupare possibili disordini sul fronte della sicurezza: la partita si gioca senza i tifosi della Stella Rossa, il divieto per la trasferta era già scattato prima degli arresti per pregresse violenze messe in atto contro alcune tifoserie italiane. A oggi "non c'è nessun tipo di segnale" da parte della Nord, dopo arresti che, a usare le parole utilizzate ieri in conferenza stampa dal questore Bruno Megale, "hanno impattato in maniera significativa sulla curva". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)