Una due giorni a Napoli, il 3 e 4 ottobre, presso l’arciconfraternita del Pellegrini, per un importante convegno internazionale di studi sulla ormai indifferibile riforma dell’istruzione musicale che il nostro Paese attende da tempo.
La musica è un bene culturale immateriale.
Il sistema dei Conservatori struttura l’alta formazione di eccellenza dei giovani in età universitaria.
Il Paese, di contro, non è ancora al livello degli altri Stati Europei, che hanno già istituzionalizzato da tempo la musica classica quale disciplina essenziale nella formazione di base, primaria e secondaria, invece in Italia confinata in un contesto di rango inferiore.
Ed è per questo che il Conservatorio Vincenzo Bellini di Caltanissetta, nell’ambito delle politiche di diffusione della cultura dello studio musicale, ha inteso aderire all’importanza iniziativa, promossa da un Comitato Scientifico di altissimo livello, non solo patrocinandola, ma costruendola fattivamente con il contributo di propri illustri Docenti, che hanno svolto importantissime relazioni.
Del Conservatorio di Caltanissetta hanno fatto parte del comitato scientifico le professoresse Enrica Donisi e Virginia Rossetti ed il professore Marco Traverso.
Del Vincenzo Bellini hanno svolto relazioni la Prof. Virginia Rossetti (into the music- la musica classica nell’evoluzione digitale), il prof. Marco Traverso, titolare della cattedra di viola e componente del Consiglio Accademico (credo in Dio Mozart e Beethoven” la musica dalla scuola primaria all’alta formazione”), il Maestro Diego Cannizzaro (i dottorati di ricerca nel comparto AFAM, opportunità e prospettive per i conservatori d’Italia) ed il Maestro Raffaello Pilato, titolare della cattedra di violino del Conservatorio e componente del Consiglio di Amministrazione, il quale ha portato all’attenzione del convegno “la storia di Robert”, l’autismo e la formazione musicale. -Prospettive ed obiettivi-, un tema
particolarmente importante nell’integrazione dello studente disabile e nelle possibilità riabilitative dell’alta formazione musicale.
Il Conservatorio Bellini si è distinto per l’autorevolezza dei propri contributi, testimonianza del sempre crescente rilievo impresso dalla Governance del Direttore Michele Mosa