S’è svolta oggi nella sala Albertini del Corriere della Sera, in via Solferino 28 a Milano, la cerimonia di consegna dell’11ª edizione del premio intitolato a Roberto Stracca, giornalista della redazione Sport di Corriere della Sera, scomparso a soli 40 anni nel 2010. Ospite d’eccezione della cerimonia, il famoso tennista Adriano Panatta.
Grazie alla generosità della sua mamma, la signora Maria Pia, il Corriere della Sera e la Lega Pro organizzano ogni anno un premio per ricordarlo. Un concorso che non premia campioni già noti o firme affermate, ma i futuri giornalisti, i ragazzi della Scuola di giornalismo Walter Tobagi dell’Università Statale di Milano pronti ad affacciarsi alla professione con freschezza e curiosità. Ai premi offerti dalla signora Stracca si aggiunge poi un premio speciale della Lega Pro.
“Il Premio – spiega Matteo Marani, presidente Lega Pro –
ricorda un giovane giornalista innamorato dello sport che aveva un grande
talento e una forte passione per il suo lavoro. Nel pensiero di Roberto uniamo
la mission dei giovani della Serie C alla bravura dei giovani giornalisti della
scuola Walter Tobagi della Statale”.
“Roberto era un collega scrupoloso e preparato, un inviato brillante – ricorda Daniele Dallera, caporedattore dello Sport di Corriere della Sera -. Pur così giovane era già un punto di riferimento al giornale e per i nostri interlocutori che riconoscevano la sua correttezza e le indubbie capacità”.
“Siamo spesso costretti a riempire le nostre pagine con tutti gli errori e le cadute del mondo dello sport – aggiunge Venanzio Postiglione, vicedirettore del Corriere della Sera e direttore della scuola di giornalismo Walter Tobagi -. Ma il ricordo di Roberto Stracca e il sorriso dei ragazzi premiati nel suo nome ci riconciliano con i valori più autentici”.
Il concorso, giunto alla sua 11ª edizione, ha visto la partecipazione di 25 giovani giornalisti della Scuola di giornalismo Walter Tobagi che si sono cimentati su sei tracce sportive. I migliori elaborati sono stati quelli di tre giovani praticanti, premiati ex aequo: Lucrezia Goldin, di Milano, 30 anni, ha esplorato il tema dello sport a scuola e del valore formativo dell’educazione fisica; Stefano Guarrera, di Gela, 26 anni, ha affrontato il “fenomeno Sinner”, soffermandosi sul fuoriclasse e sulla persona; Alessandra Neri, di Modena, 24 anni, si è cimentata con un elaborato sull’estate sportiva azzurra, dalle delusioni europee della Nazionale di calcio ai trionfi Olimpici e paralimpici.
Il Premio Lega Pro, riservato all’articolo che si è distinto su tematiche che riguardano il calcio di serie C, è andato a Matteo Negri di Vigevano, 25 anni, che ha sviluppato la traccia incentrata sulla “riforma Zola: i giovani e la serie C”. La premiazione, presieduta da Venanzio Postiglione e da Matteo Marani, s’è tenuta oggi mercoledì 9 ottobre alla presenza di Maria Pia Stracca, mamma di Roberto, di Adriano Panatta, dei vertici del Corriere della Sera, di Daniele Dallera.
Per il giovane giornalista gelese Stefano Guarrera, una gran bella soddisfazione per essere riuscito a conquistare uno tra i premi giornalistici più importanti e prestigiosi a livello nazionale.