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Gente di Sicilia: la fotografia “poetica” di Lillo Micciché

Redazione

Gente di Sicilia: la fotografia “poetica” di Lillo Micciché

Sab, 12/10/2024 - 21:14

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Ci sono immagini che fermano il corso inesorabile del tempo, il suo scorrere impetuoso, che possono dare la sensazione di fermarlo. Immagini della realtà che l’arte fotografica è capace di trasporre e reinventare in una narrazione poetica carica di stupore evocativo, simbolica e reale allo stesso tempo.  E come una scossa al nostro sguardo distratto, le foto di Lillo Miccichè, che ritraggono personaggi e luoghi della Sicilia, ci smuovono alla “visione” che non è più un semplice guardare e ne fa un godimento consapevole dello spirito, preso dal rapimento estatico della vita quotidiana di gente comune, popolana, proletaria, povera. Una Sicilia in bianco e nero che ci fa percepire, nella narrazione fotografica di Miccichè, come l’abituale, il conosciuto, il semplice gesto dei soggetti ripresi, possa catturare e suscitare l’attenzione complice di uno spettatore che si sente incantato e meravigliato per quel racconto che sembrava scontato e banale, conferendo alle foto una dimensione inusitata e sconosciuta: l’amore per una Sicilia semplice, senza fronzoli retorici, nuda e cruda nella sua verità quotidiana di strade, piazze, vicoli, volti diversi, bambini, donne, operai, anziani, tra devozione popolare e ritualità religiosa, tra gesto abitudinario e scorrere lento del tempo. Una Sicilia sospesa nell’incanto magico delle foto di Lillo Miccichè, artista dell’immagine e curatore di una sicilianità verace, spontanea, che sa farsi amare, grazie ai suoi scatti fotografici segnati da un desiderio d’arte che sa narrare con partecipato affetto la bellezza di una terra, di un popolo, di un idem sentire. (prof. Tonino Calà)