In estate è stato chiamato a far parte del progetto Gela e a mettere la sua esperienza tecnica al servizio di un progetto importante per il rilancio del calcio gelese a certi livelli. Lui, Antonio Emma, non ci ha pensato nemmeno un attimo ed ha accettato l’offerta di entrare in società come direttore dell’area tecnica.
“E’ stata la forte volontà del direttore sportivo Alessandro Bonaffini a portarmi al Gela”, ha sottolineato Antonio Emma, che ha aggiunto: <Mi sono subito trovato a mio perfetto agio a Gela dove ho trovato un ambiente parecchio stimolante e coinvolgente; ho trovato sinergia, ma anche rispetto; stiamo lavorando per un obiettivo comune che è quello della promozione in serie D”.
Parole importanti, quelle dell’ex team manager della Nissa. “Con Bonaffini c’è un feeling e un’intesa notevoli; è veramente un piacere lavorare con lui e con la dirigenza ad un grande progetto del quale mi onoro di far parte; a Gela si vede che c’è grande voglia di tornare a certi livelli; c’è una piazza di valore e tradizione”.
Attualmente, dopo le prime sette giornate, il Gela è secondo in classifica nel girone A di Eccellenza con 15 punti, appena due di ritardo rispetto alla capolista Athletic Palermo che, proprio il Gela, affronterà domenica 3 novembre al “Vincenzo Presti” in una sfida che, in caso di vittoria, potrebbe proiettare la squadra gelese al primo posto in classifica dando la prima importante scossa al campionato.
“Sarà una gara dura e difficile, ma la squadra sta lavorando molto bene e sono certo che darà il massimo e il meglio di sè per superare l’Athletic e conquistare il primo posto in classifica; per altro, domenica è atteso il pubblico delle grandi occasioni; sono certo che la tifoseria farà la sua parte per sostenere al massimo la squadra in questa super sfida al vertice”.
L’obiettivo del Gela, che è anche l’obiettivo di Antonio Emma, è quello della promozione in D. Nel caso ciò accadesse, il Gela si ritroverebbe a sfidare in altrettanti derby provinciali tanto la Sancataldese quanto la Nissa. Antonio Emma questo lo sa benissimo, e da uomo navigato a livello calcistico, nel momento in cui parla di questi possibili scenari, non si scompone più di tanto: “Da parte mia sto benissimo a Gela, l’auspicio mio, come di tutti gli altri che compongono la società, è quello di approdare in serie D; da parte mia sono un uomo di sport: a Nissa, Sancataldese, Enna e Licata, tanto per citare le società più vicine a Gela, non posso che augurare il meglio; personalmente tifo per loro perchè rappresentano altrettanti patrimoni del nostro calcio e un uomo di calcio come me non può che tifare per loro augurandogli il meglio, cioè l’auspicio di poterle incontrare la prossima stagione con il Gela in serie D”.