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Caltanissetta. “Ufficio per il processo: quale futuro? Il “nuovo” sistema giustizia”, il 29 ottobre convegno nell’aula magna “Saetta e Livatino”

Martedì 29 ottobre alle ore 15:00, presso l’Aula Magna “Saetta e Livatino” del Palazzo di Giustizia di Caltanissetta, si terrà il convegno dal titolo UPP: QUALE FUTURO? Il “nuovo” sistema giustizia. L’incontro, patrocinato da CGIL Sicilia ma con l’auspicata partecipazione dei rappresentanti delle altre sigle sindacali maggiormente rappresentative, costituirà preziosa occasione di confronto sulla nuova struttura dell’Ufficio per il Processo e l’impatto sul sistema Giustizia.

L’Ufficio, introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento con il DL 179/2012, è stato istituito presso i Tribunali e le Corti di Appello – con esclusione degli Uffici minorili, di sorveglianza, inquirenti e requirenti – con l’obiettivo di “garantire la ragionevole durata del processo, attraverso l’innovazione dei modelli organizzativi ed assicurando un più efficiente impiego delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”. La novella legislativa, sulla falsariga dei modelli europei, ha così creato per la prima volta anche in Italia il c.d. staff del magistrato, con compiti di sostegno all’attività giurisdizionale o alle altre attività strettamente connesse a quelle giurisdizionali, quali ad esempio quelle di cancelleria.

La nuova struttura organizzativa è stata resa operativa mediante l’assunzione, con fondi PNRR, di oltre 8.000 funzionari Addetti all’Ufficio per il Processo a febbraio 2022 con contratti a tempo determinato della durata di poco più di due anni. Obiettivo dichiarato: la riduzione dei tempi processuali e dell’arretrato sia nel settore civile che nel settore penale.

A marzo del 2024, pochi mesi prima della scadenza dei contratti, il Ministero della Giustizia, ha formalizzato la proroga di tutti i contratti c.d. PNRR a tempo determinato, unificando le sorti di tutti i precari del settore Giustizia e prevedendo una scadenza unica al 30 giugno 2026. A giugno 2024, in ossequio agli impegni presi in sede europea, a fine giugno 2024, all’esito di nuova procedura concorsuale, hanno preso servizio altri 3.946 nuovi Funzionari Addetti all’Ufficio per il Processo, nuovamente con contratto a termine e con scadenza 30 giugno 2026. Attualmente, i numeri parlano di circa 10.000 Funzionari in servizio, cui si sommano i 5.410 tra Funzionari e operatori di sostegno all’Ufficio per il Processo.

Le competenze messe in campo, che si fanno via via più specialistiche, si sono rivelate – statistiche alla mano – di considerevole impatto e funzionali all’efficiente funzionamento della complessa macchina della Giustizia. Effettivamente, come riportato nel Monitoraggio integrato qualitativo e quantitativo sull’Ufficio per il Processo al 30 giugno 2023, effettuato dal Ministero della Giustizia: “per quanto attiene all’area di impatto ‘Tempi della Giurisdizione’, questa si conferma essere l’area di maggior coinvolgimento degli addetti all’Ufficio per il processo, sempre più valutati in termini positivi dagli uffici e ormai ritenuti come una risorsa preziosa, organica ed imprescindibile all’interno dello staff del magistrato”. Un notevole impatto è stato altresì registrato con riferimento all’attività di supporto alle cancellerie.

Il cambiamento non può dirsi di scarsa rilevanza. Questa innovazione ha reso necessario un grande dispendio di risorse economiche ed un titanico sforzo di formazione, non solo ministeriale ma anche e soprattutto a carico degli Uffici giudiziari e dei Magistrati che i nuovi Funzionari affiancano nello studio dei fascicoli e nella predisposizione delle bozze di provvedimento.

Tuttavia, il nuovo Ufficio per il Processo rimane “a scadenza”: l’instabilità dei contratti ha già determinato un importante numero di dimissioni e protraendosi oltre, finirà per vanificare ogni sforzo compiuto. In effetti, le recenti notizie non sono né rassicuranti, né chiarificatrici. Il DL n. 19/2024 ha infatti previsto la possibilità per il Ministero di procedere alla stabilizzazione “nei propri ruoli” degli Addetti all’Ufficio per il Processo che risultino ancora in servizio al 30 giugno 2026 e con almeno 24 mesi di servizio continuativi nella qualifica. Una previsione, tuttavia, di sola speranza ma di poca sostanza: la stabilizzazione, previa selezione è prevista “nei limiti della facoltà assunzionali maturate e disponibili a legislazione vigente e dei posti disponibili in organico”. Facoltà assunzionali ad oggi non note.

L’evento del 29 ottobre, iscrivendosi nel solco di un ampio filone di incontri su scala nazionale e che hanno visto i capi degli Uffici giudiziari intervenire al tavolo dei relatori in vari distretti d’Italia, ha lo scopo di raccogliere le esperienze dei nuovi Funzionari del distretto di Corte di Appello di Caltanissetta e il punto di vista dei Capi degli Uffici Giudiziari, ma soprattutto di consentire un dibattito circa il volto “nuovo” del sistema Giustizia, nelle prospettive future e alla luce dei risultati raggiunti.

I lavori, con la moderazione del Dott. Giovambattista Tona, Consigliere presso la Suprema Corte di Cassazione, saranno introdotti Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Dott. Giuseppe Santalucia e dal Presidente reggente della Corte di Appello di Caltanissetta Dott.

Giuseppe Melisenda Giambertoni. Si avvicenderanno al tavolo dei relatori i rappresentanti i Funzionari UPP in servizio nel distretto, i capi degli Uffici giudiziari del distretto.

Interverranno, poi, il Senatore Sallemi, membro della Commissione Giustizia del Senato della Repubblica e il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Caltanissetta.

Le conclusioni saranno affidate poi al Segretario Nazionale FP CGIL, Dott. Florindo Oliverio.

L’invito sarà esteso ai Magistrati del Distretto, ai Dirigenti e ai Direttori degli Uffici presso i quali i Funzionari UPP prestano servizio.

L’incontro è aperto agli Avvocati, a tutti gli Operatori del diritto e alla Cittadinanza.

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