Rassegna stampa

Caltanissetta, le “furbate” per l’acqua. «Ostruzioni dei cittadini»

Il furbetti dell’acqua non mancano a Caltanissetta. Quella che da settimane è in atto è una vera e propria “guerra tra poveri”, in particolare in alcune zone dove l’acqua arriva con il contagocce e la pressione è poca. Aumentare la portata idrica significa mandare in tilt tutto il sistema idrico comunale. Così mentre i tecnici ed ingegneri stanno facendo i conti con pressione e portate idriche, non manca il furbetto di turno che per avere più acqua riesce a sbarrare il percorso ai vicini di casa. Il “caso simbolo” è avvenuto nei giorni scorsi a Caltanissetta dove un intero edificio durante la distribuzione dell’acqua non ha ricevuto nulla. Esasperato uno dei residenti ha chiesto l’intervento dei tecnici i quali hanno accertato che «i vicini a monte – ha raccontato il sindaco Walter Tesauro – hanno ostruito il passaggio dell’acqua per riceverne di più». Una vera e propria guerra dei poveri mentre il Comune ha già provveduto ad acquistare un’autobotte «un mezzo che non avevamo – ha detto il primo cittadino – perché finora non c’è stata la necessità». Il Comune i soldi ce li ha e quindi non è necessario l’intervento economico della protezione civile regionale. Un dato è certo: dal rischio di distribuzione a nove giorni «notizia che mi ha fatto diventare un pazzo», così dopo l’a ttivazione di alcuni pozzi la calendarizzazione a sei giorni è stata una risoluzione immediata «anche se dobbiamo trovare altre alternative per ridurla ulteriormente». «E con i due nuovi pozzi che Siciliacqua ha proceduto a scavare – dice Tesauro – avremo 54 litri d’acqua al secondo a partire da novembre. Se l’Ancipa non dovesse essere utilizzabile a novembre almeno garantiamo l’a ttuale distribuzione». La pioggia tanto desiderata sta per arrivare ma Siciliacque già mette le mani avanti perché il rischio di torbidità è dietro l’a n g olo. Nel frattempo da Caltanissetta viene lanciato l’appello: se Siciliacque non cambia le condotte è inutile che cerchiamo acqua se poi non riusciamo a farla arrivare a destinazione. Lungo la condotta, infatti, si perdevano 100 litri al secondo. E non sono certo pochi visto che dell’emergenza siccità già se ne parlava dalla scorsa primavera quando negli invasi l’a cqua c’era e qualche intervento tecnico si sarebbe potuto effettuare con tranquillità. Solo ora qualcosa inizia a muoversi, mentre i sindaci in alcuni casi, dopo interi giorni di mancata distribuzione, preferiscono non fare riparare i guasti pur di dare un po’ d’acqua ai cittadini, gli stessi che non sono scesi in piazza per protestare a attirare l’attenzione del Governo nazionale e regionale sul dramma che vive il centro Sicilia. Intanto il sindaco di San Cataldo Gioacchino Comparato è in attesa della risposta della premier Giorgia Meloni. A lei ha scritto per chiedere la riduzione delle bollette d’acqua perché il tariffario in provincia di Caltanissetta è uno tra i più alti in tutto il territorio nazionale. Eppure per questa estate sia a Caltanissetta che a San Cataldo i residenti per avere un po’ di acqua si sono dovuti organizzare con le cisterne d’acqua (alcune anche abusive tant’è che la Finanza ha sequestrato diversi mezzi) e con i bidoni pur di trovare delle soluzioni alla “grande sete” .

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