Riceviamo e pubblichiamo nota da parte della consigliera comunale Annalisa Petitto riguardo la crisi idrica che sta investendo la città di Caltanissetta.
“Il Sindaco Tesauro continua a tacere forse in cerca di spiegazioni accettabili, forse ragionando a chi dare il microfono per rispondere alle domande che arrivano prepotenti dai cittadini e da tutti i rappresentanti delle opposizioni in consiglio comunale.
E’ proprio lui e l’assessore Aiello a dovere rispondere del perché non hanno requisito i pozzi privati per come affermato dal capo della protezione civile regionale (avamposto tecnico di Schifani).
Ci spieghino quali sistemi di approvvigionamento alternativo di acqua hanno messo a punto al posto di quel metodo ( l’unico) autorizzato ( raccomandato) a livello regionale quale la requisizione dei pozzi privati.
Hanno trivellato in giro per il comprensorio e ne hanno trovato altri più capienti? Più capaci al punto di poter bypassare la procedura di requisizione?
Il pozzo concesso per carità cristiana dal Sindaco di Serradifalco Burgio, di cui ci è stata data notizia con tanto di acclamazione a furor di popolo nel corso del consiglio comunale aperto del 27 settembre scorso, e’ messo in rete? C’è il suo potabilizzatore in funzione?
Le cisterne, gli ormai famosi silos, che a breve saranno imponenti componenti d’arredo della città e delle sue vie, dove saranno allocati? Con quale acqua saranno riempiti? Chi e come regolarizzerà il loro utilizzo?
Il 28 settembre scorso il Sindaco Tesauro e’ stato ricevuto dal presidente della Regione Schifani: così aveva annunciato l’onorevole Mancuso nel corso del consiglio comunale del 27 intestandosi il merito di questo incontro che, in realtà, sarebbe dovuto avvenire ben prima perché semplicemente “ dovuto”, vista la corsia preferenziale del sindaco Tesauro con il governo regionale e nazionale (mantra della campagna elettorale).
Che impegni ha assunto Schifani con il Sindaco Tesauro? Ha detto anche a lui, come fatto ai giornalisti de LE IENE, che aveva cose più importanti da fare?
Anche di questo incontro la città è tenuta allo scuro! Forse perché, anche quello, si è risolto in un nulla di fatto, come tutto il resto?
A questa città non serve un sindaco che solidarizza con la popolazione assettata, marcando presenze a manifestazioni e proteste contro se stesso, a questa città serve un Sindaco che si faccia valere nelle sedi opportune, che pretenda rispetto e attenzione per la città che amministra e che non faccia la vittima quando invece è complice di un fallimento nella gestione della crisi idrica.
Serve l’intervento del Genio Militare e l’intervento della Protezione Civile Nazionale.”