SANTA CATERINA. Riceviamo e pubblichiamo nota del sindaco Giuseppe Ippolito su crisi idrica a Santa Caterina dove la comunità è senza acqua da 8 giorni.
“Come sapete, la crisi idrica sta diventando sempre più grave, le piogge seppur arrivate non hanno incrementato a sufficienza gli invasi di nostro riferimento che hanno raggiunto il minimo storico, i mancati interventi strutturali per la interconnessione delle reti idriche dell’intera Regione non consente di attingere da altre zone che avrebbero l’acqua.
La strategia della Cabina di Regia ha previsto una progressiva riduzione del quantitativo di acqua fornito ai vari Comuni e una riduzione delle perdite sulle reti per allungare la vita utile degli invasi, nella speranza che prima che si svuotino, arrivi la stagione delle piogge. È chiaro ed evidente che occorrono interventi strutturali che richiedono l’intervento dello Stato affinché questi problemi non si verifichino più (interconnessione reti, dissalatori, invaso di Blufi, rifacimento reti vetuste, ecc…), è necessario tuttavia trovare delle soluzioni a brevissimo tempo per riportare la fornitura a livelli accettabili. In questi mesi, in supporto a Caltaqua, a cui compete la captazione, l’adduzione, la potabilizzazione e la distribuzione dell’acqua, abbiamo verificato pozzi censiti e non di nostra conoscenza, non riuscendo tuttavia a trovarne di idonei in termini di portata, qualità dell’acqua e possibilità di allaccio alla rete.
Sul territorio provinciale pare siano stati esplorati oltre 100 pozzi ma solo 4 sono attualmente collegati alla rete e pochi altri lo saranno nei prossimi mesi. Il Comune di Santa Caterina ha necessità di una dotazione di circa 8 litri al secondo per ritornare ai livelli pre-crisi; comprendete quindi come anche un solo pozzo con una buona portata potrebbe aiutare la comunità ad uscire da questa emergenza. Faccio quindi un appello a tutta la comunità di segnalarmi pozzi di vostra conoscenza che potrebbero essere utili allo scopo, in modo da poterne verificare le qualità. Sottolineo e ribadisco che la gestione dell’acqua non compete ai Comuni, sebbene noi Sindaci siamo e saremo sempre in prima linea e pronti a dare il nostro supporto. Auspico l’intervento del Governo Nazionale e del Ministro Musumeci.
Non è tollerabile l’intervento da parte del Governo con soli 20 milioni di euro per la crisi idrica siciliana. Intervengano lo Stato e la Regione per ristorare imprese e cittadini che, pur continuando a pagare le bollette, non stanno ricevendo un servizio dignitoso e che, in alcuni casi, hanno anche subito un danno economico. Intervengano lo Stato e la Regione per abbattere il costo delle bollette! Intervenga lo Stato, la Protezione Civile Nazionale, l’Esercito per portare acqua nelle Province e nei Comuni in crisi tramite autobotti da scaricare nelle vasche comunali, prelevandola dai territori regionali in cui l’acqua è disponibile. Nel 2024, questa condizione attuale non è tollerabile”.