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San Cataldo. Filippo Chiappara entra nel catalogo “Lo Stato dell’Arte ai Tempi della 60′ edizione della Biennale di Venezia” di Giorgio Grasso

Redazione 1

San Cataldo. Filippo Chiappara entra nel catalogo “Lo Stato dell’Arte ai Tempi della 60′ edizione della Biennale di Venezia” di Giorgio Grasso

Sab, 07/09/2024 - 10:09

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SAN CATALDO. L’artista Filippo Chiappara è stato selezionato dal noto critico e curatore d’arte Giorgio Gregorio Grasso per l’inserimento di una sua opera nel prestigioso volume dal titolo “Lo stato dell’arte ai tempi della 60sima Biennale di Venezia”, edito dall’Istituto Nazionale di Cultura, è un’opera di grande rilievo nel mondo dell’arte, che raccoglie e promuove artisti di talento, mettendo in luce le nuove tendenze e i protagonisti emergenti della scena artistica contemporanea.

Questo riconoscimento rappresenta un’importante tappa nella carriera di Chiappara, un’artista noto per la sua abilità di fondere tradizione e innovazione, creando opere che parlano al cuore e all’anima. La selezione da parte di Giorgio Gregorio Grasso, figura di spicco nel panorama artistico italiano, conferma il talento e la visione unica di Chiappara, che ha saputo conquistare l’attenzione e l’ammirazione di uno dei più rispettati critici d’arte contemporanei.

Giorgio Grasso ha dichiarato: “La scelta di Chiappara per il volume “Lo stato dell’arte ai tempi della 60sima Biennale di Venezia” è stata guidata dalla sua capacità di esprimere, attraverso la sua arte, una profondità emotiva e una ricerca estetica che sono in linea con l’evoluzione dell’arte contemporanea. Il suo lavoro si distingue per una forza espressiva che colpisce e coinvolge.”

“È un grande onore essere stato scelto per partecipare a un progetto così prestigioso,” ha dichiarato Filippo Chiappara. “Essere parte del Catalogo dell’istituto Nazionale di Cultura e da settembre su Arte Italia canale 125 del digitale terrestre, il tutto curato da Giorgio Gregorio Grasso è un riconoscimento che mi riempie di orgoglio e mi spinge a continuare a esplorare nuove frontiere espressive nel mio lavoro.”