Calcio

Polemiche per irrigazione del “Tomaselli”. Il presidente onorario della Nissa Sergio Iacona: “Prelevata piccola quantità d’acqua per preservare un bene comune”

CALTANISSETTA. Intervento del presidente onorario della Nissa Sergio Iacona in merito alle polemiche generate dall’avvenuta irrigazione del manto in erba sintetica del “Tomaselli” in occasione della partita Nissa – Siracusa a fronte della grave crisi idrica che si registra in questi giorni in Città.

In una nota il presidente onorario ha sottolineato: “In relazione alla polemica relativa alla irrigazione del manto di erba sintetica dello stadio “Tomaselli” credo sia opportuno evidenziare alcuni aspetti. Premesso che non ho colto alcuna visibile e significativa protesta, ma soltanto qualche post sui social, va osservato che i prati sintetici devono necessariamente essere bagnati altrimenti si deteriorerebbero rapidamente”.

“L’impianto è di proprietà comunale e non della NISSA F.C. – ha precisato Iacona – e il Comune, giustamente, mette in essere quanto doveroso per preservare la funzionalità di un bene pubblico. Nel caso in cui il manto dovesse rovinarsi si creerebbe un danno di natura economica ingente. Il non curarlo, facendolo deperire,  potrebbe esporre gli amministratori a responsabilità erariali. Va ricordato che di tale impianto usufruiscono diverse società sportive delle più disparate discipline e anche i semplici cittadini”.

Il presidente onorario della Nissa ha poi chiarito: “Di fondamentale importanza è chiarire che l’acqua utilizzata proviene da uno degli innumerevoli pozzi esistenti nella zona, una delle più ricche d’acqua dell’intera Sicilia, che non sono in alcun modo connessi con la rete idrica cittadina. Si tratta di una zona nella quale insistono innumerevoli pozzi privati e che è stata denominata “Pian del Lago” a causa della tendenza ad allagarsi e della presenza di una ricca falda acquifera generata dalla esistenza, in epoca passata, di un vero e proprio lago”.

Iacona ha poi concluso: “Dunque il prelievo di una piccola quantità d’acqua, utile a preservare un bene pubblico la cui realizzazione è stata agognata per decenni e che oggi ci invidia tutta la regione, non ha in alcun modo aggravato la crisi idrica cittadina. Mi chiedo: ma quale demone ci spinge ad un autolesionismo irrazionale che alimenta polemiche sterili e pretestuose?”

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