(Adnkronos) – Un recente studio cinese pubblicato su The Innovation ha aperto nuove frontiere nella ricerca di acqua sulla Luna, proponendo un metodo innovativo per la sua estrazione dalla regolite lunare. L'innovativo processo sfrutta le reazioni endogene tra i minerali ferrosi presenti nel suolo lunare e l'idrogeno catturato dai venti solari, un processo osservato per la prima volta nei campioni portati sulla Terra dalla missione cinese Chang’E-5. Il processo specifico esaminato coinvolge la reazione degli ossidi di ferro (FeO/Fe2O3) presenti nella regolite con l'idrogeno, producendo acqua (H2O) e ferro. Le temperature elevate oltre i 1200 K facilitano questa trasformazione, dimostrando che è possibile generare significative quantità di acqua – circa 51-76 mg per ogni grammo di regolite trattata, quantità che supera di circa 10.000 volte la presenza naturale di idrossile (OH) e H2O sulla Luna. Il minerale ilmenite (FeTiO3), abbondante nella regolite lunare riportata, si è rivelato particolarmente efficace grazie alla sua struttura cristallina unica che contiene tunnel sub-nanometrici capaci di trattenere una grande quantità di idrogeno. Gli esperimenti di riscaldamento in situ, condotti con microscopi elettronici a trasmissione, hanno mostrato la formazione simultanea di cristalli di ferro e bolle di H2O, confermando l'efficacia di questa metodologia.
L'irraggiamento elettronico utilizzato durante gli esperimenti ha promosso la reazione redox endogena, offrendo spunti preziosi per comprendere meglio la distribuzione di OH sulla superficie lunare. Questa scoperta non solo facilita la produzione di acqua in loco per supportare le future missioni umane e le basi scientifiche sulla Luna, ma apre anche la strada a una maggiore autosufficienza delle attività spaziali estese.
La capacità di generare acqua direttamente sulla Luna rappresenta un passo avanti significativo per ridurre i costi e aumentare la fattibilità delle lunghe missioni spaziali, rendendo più concreto il sogno di colonie umane permanenti al di fuori della Terra. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
di Redazione 3
Dom, 24/11/2024 - 20:42