Dalla provincia

Impianto crematorio di Delia, emissione di fumo scuro nell’aria. La Società: “È gas prodotto dalla combustione del legno della cassa funebre”

Riceviamo e pubblichiamo nota da parte della Società Acquaviva SrL, concessionaria dell’impianto crematorio di Delia, riguardo un episodio in cui veniva “esplicitamente accusata dell’emissione di resti umani”. La Società Acquaviva SrL chiarisce:

“La Società Acquaviva SrL, concessionaria dell’impianto crematorio di Delia, la scorsa settimana ha riscontrato la pubblicazione, su un account privato di Facebook, di una fotografia con relativo post infamante e denigratorio nei confronti della società, che viene esplicitamente accusata dell’emissione di resti umani. Le suddette asserzioni sono prive di qualsivoglia fondamento sia in fatto che in diritto del buon operato della scrivente nell’esercizio della concessione affidata e costituiscono pure illazioni.

A tale proposito si precisa quanto segue:

  • In data 10/09/2024, a seguito dell’interruzione di fornitura di energia elettrica nel territorio del Comune di Delia, si è verificata un emissione di fumo in atmosfera che ha avuto la durata di 5 minuti e 25 secondi (come registrato nel sistema PLC dell’impianto); al ritorno della tensione elettrica l’impianto è immediatamente ritornato nelle condizioni di normale operatività e le emissioni di fumo in atmosfera si sono interrotte.
  • L’apertura dello scarico di emergenza, in occasione di anomalie (e/o in coseguenza della mancanza di tensione elettrica) rientra nelle normali procedure di sicurezza che sono previste sia dai protocolli di sicurezza del fornitore dell’impianto Ciroldi SpA, sia dalle norme di Legge peraltro recepite nell’AUA rilasciata a codesta società; a conferma dell’eccezionalità della procedura si evidenzia che nel corso del 2024 questa è stata l’unica apertura del camino di emergenza.
  • Per quanto riguarda il fumo (evidenziato nella foto pubblicata su facebook) trattasi semplicemente di gas prodotto dalla combustione del legno della cassa funebre che, in mancanza di ossigeno (a causa dell’interruzione di corrente elettrica che ha bloccato il funzionamento di tutte le apparecchiature) assume una colorazione scura, in modo esattamente analogo ad un normalissimo “camino a legna” di una civile abitazione residenziale, con livelli emissivi assolutamente marginali; a tale proposito l’affermazione riportata su facebook “che il forno crematorio espelle resti umani” risulta totalmente infondata, priva di ogni evidenza tecnica e lesiva dell’onorabilità della scrivente Società Concessionaria;
  • La Società, per tramite di un Laboratorio indipendente autorizzato, ha già effettuato quattro test per la verifica delle emissioni (in data 06.05.22 – 09.05.22 – 19.04.2023 – 09.04.2024) e tutte le suddette prove di Laboratorio hanno inequivocabilmente confermato che i livelli delle emissioni in atmosfera sono enormemente al di sotto delle soglie di Legge e/o dell’Autorizzazione ambientale rilasciata dagli enti competenti; i suddetti report sono stati regolarmente trasmessi, a termine di Legge, a tutti gli Enti preposti secondo i dettati dell’AUA vigente;
  • I suddetti test di emissione in atmosfera verranno peraltro nuovamente effettuati entro 1 anno dai precedenti e formalmente comunicati agli stessi Enti preposti;
  • L’attività esercitata in concessione è monitorata da enti preposti per le emissioni in atmosfera, ma prima ancora il corretto funzionamento dell’impianto è interesse primario della scrivente al fine della tutela della sicurezza e salute dei propri dipendenti e della popolazione che risiede nel comune ove è ubicato l’impianto di cremazione medesimo.

Per le ragioni di cui sopra si diffida sin d’ora qualsiasi soggetto fisico e/o giuridico a rilasciare dichiarazioni infamanti, denigranti, ingiustamente penalizzanti e lesive del prestigio ed onore della scrivente società che ha già comunque dato mandato ai propri Legali di procedere immediatamente nei termini di legge a seguito delle affermazioni particolarmente gravi, diffamanti e lesive dell’onorabilità pubblicate recentemente su Facebook.

Restiamo comunque sempre disponibili ad interfacciarci con qualunque persona fisica e/o giuridica, nel caso dovesse pervenire una richiesta, sia essa formale che informale, di informazioni in merito al corretto svolgimento dei servizi pubblici in regime di concessione espletati nella nostra struttura.”

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