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Kamala Harris e Donald Trump si stringono la mano prima dell'inizio del dibattito tv a Philadelphia. Il saluto tra la vicepresidente e l'ex presidente, che si sfideranno nelle elezioni del 5 novembre, diventa un argomento da analizzare e viene vivisezionato 'al Var'. I due candidati salgono sul palco e appare evidente che l'iniziativa parta da Harris. La vicepresidente 'invade il campo' e si spinge fino al podio di Trump. "Kamala Harris", dice presentandosi e scandendo il proprio nome, che spesso è stato oggetto di ironie da parte di Trump durante i comizi. "Facciamo un buon dibattito", dice la vicepresidente. "Piacere di vederla, buon divertimento (Nice to see you, have fun)", la risposta di Trump. La stretta di mano, che precede poi 90 minuti roventi, è un elemento di novità e di rottura rispetto al dibattito di giugno, in cui Trump si è confrontato con il presidente Joe Biden. Nel duello di Philadelphia, l'ex presidente adotta la stessa 'strategia' di 3 mesi fa: sguardo fisso davanti a sé durante gli interventi della rivale, anche se non mancano interazioni e interruzioni. Rispetto a Biden, che guardava costantemente la telecamera davanti al podio, Harris adotta una linea diversa: il microfono spento non le impedisce di contestare le affermazioni di Trump, con sguardi diretti, smorfie e frasi pronunciate sotto voce che vengono chiaramente lette dal telespettatore. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)