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Codacons mette in guardia dalle nuove truffe telefoniche ed informatiche: “Ci si avvale anche dell’intelligenza artificiale”

Redazione 1

Codacons mette in guardia dalle nuove truffe telefoniche ed informatiche: “Ci si avvale anche dell’intelligenza artificiale”

Mer, 11/09/2024 - 06:34

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Oggi a causa di truffe telefoniche e informatiche sempre più sofisticate è in crescita il numero di utenti che si ritrova conti correnti svuotati o addebiti pesanti. Lo afferma Francesco Tanasi, giurista e Segretario Nazionale Codacons, che spiega quali sono oggi le nuove frontiere delle truffe e i trucchi per difendersi.

I cybercriminali hanno raffinato le loro tecniche per far cadere in trappola i cittadini, e hanno iniziato anche ad avvalersi dell’intelligenza artificiale per mettere a segno i loro colpi – spiega il Codacons – Truffe che colpiscono indistintamente tutti, non solo gli anziani, proprio grazie a stratagemmi e tecniche raffinate in continua evoluzione.

Tra le nuove truffe telefoniche di nuova generazione Tanasi evidenzia:

Wangiri: nota anche come truffa della chiamata senza risposta, è finalizzata all’attivazione di servizi telefonici e abbonamenti premium molto costosi. La vittima riceve una chiamata senza risposta da un numero estero e, se richiama il mittente, viene indirizzato verso numeri a pagamento che svuotano il credito telefonico. In alcuni casi viene riprodotto il suono dello squillo nonostante si sia già connessi alla chiamata, in modo da far stare più tempo possibile la vittima al telefono e sottrarre più soldi.

Truffa del codice a 6 cifre: la vittima riceve sul proprio telefonino un sms da uno dei contatti della propria rubrica in cui si informa di aver inviato per sbaglio un link contenente un codice, con la preghiera di comunicare le 6 cifre del codice stesso. Chi asseconda la richiesta apre il link ricevuto via sms ma, così facendo, apre la porta ai cyber-criminali che entrano nel profilo WhatsApp di chi cade nell’inganno accedendo a dati personali, codici di accesso a carte di credito e conti correnti, e alla rubrica, attraverso la quale pescano altre potenziali vittime con lo stesso stratagemma del finto messaggio di aiuto.

Smishing: finto messaggio inviato da un corriere, da una banca o da un sito di e-commerce, allo scopo di acquisire codici di accesso e dati bancari delle vittime.

Carta bloccata e finto accesso abusivo al conto corrente: questa truffa sfrutta i nomi di istituti di credito e società finanziarie per allarmare le vittime circa un presunto accesso fraudolento al proprio conto corrente o un blocco della carta di credito, fornendo link che, una volta aperti, ci spingeranno a fornire ai criminali password e codici bancari.

Truffa del telefono bagnato: in questo caso la vittima riceve un messaggio da un numero sconosciuto, dove chi scrive si identifica come un parente o un amico che, a causa del telefonino bagnato, è costretto a scrivere da un altro telefono, chiedendo soldi, dati di carte di credito o codici bancari.

Per difendersi dalle truffe telefoniche, Codacons e Tanasi invitano a seguire questi semplici consigli:

Nessuna banca o società, in nessun caso, vi chiederà mai informazioni personali o finanziarie via sms o mail;

Diffidare da chiamate o messaggi che richiedono azioni immediate, come trasferire denaro, fornire informazioni personali o cliccare su link sospetti;

Non fornire mai informazioni personali o finanziarie al telefono;

Attenzioni a voci sintetiche o poco naturali: possono essere generate con l’Intelligenza artificiale;

Non aprire mai su link sospetti;

Mai fornire informazioni a persone che chiamano per conto di amici, figli o parenti in difficoltà, e verificare sempre l’identità del chiamante;

Non richiamare mai numeri telefonici sconosciuti o esteri;

Utilizzare servizi antispam e di blocco automatico delle chiamate indesiderate.