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Cisl Caltanissetta, Agrigento, Enna e Filca: “Necessari interventi di messa in sicurezza su strade, viadotti e ponti”

Redazione 1

Cisl Caltanissetta, Agrigento, Enna e Filca: “Necessari interventi di messa in sicurezza su strade, viadotti e ponti”

Mer, 11/09/2024 - 22:38

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CALTANISSETTA. Cosi come si vuol pensare che la siccità è la sola causa della crisi idrica che le nostre aree interne stanno fortemente subendo in questi mesi, adesso le piogge sono il deterrente dell’incuria in cui versano le strade secondarie dei nostri territori, dichiarano la Segretaria Generale della Cisl Agrigento Caltanissetta Enna e il Segretario Generale della Filca, Luca Gintili.

“E’ chiaro che – si legge nella nota – come per la crisi idrica il problema non è legato solo alle piogge ma ad una mancanza di programmazione, di manutenzione e di interventi adeguati sulle strade secondarie, sui viadotti e ponti presenti nelle nostre aree interne, le stesse strade che ogni giorno vengono percorse da lavoratori, studenti e cittadini. Si tratta di un problema di sicurezza importante che non è più possibile concepire.

E’ chiaro, continuano – Petralia e Gintili – che nelle nostre aree interne le vie secondarie sono spesso l’unico strumento per potersi avvalere di servizi fondamentali come la sanità, l’istruzione, i trasporti, ed altro ancora. Come possiamo parlare di sviluppo delle aree interne se non ci sono le infrastrutture adeguate per favorire le imprese che vorranno investire in queste aree e non solo nell’ambito turistico ma anche nella tutela e la valorizzazione dell’enorme patrimonio ambientale, storico e culturale?

Più volte come Cisl abbiamo denunciato queste criticità, dialogando con le istituzioni preposte ma ci spiace constatare che non molto è stato fatto. Con le precipitazioni delle ultime settimane ci sono intere zone del nisseno e dell’ennese, in particolare nel Vallone e nel Dittaino (che ricordiamo con la chiusura dello svincolo autostradale è diventata in questi anni arteria primaria), completamente isolate, praticamente isolati nell’isola! E la situazione non migliorerà di certo nei prossimi giorni con l’apertura delle scuole”.

“Inoltre, il 94% dei comuni italiani è a rischio dissesto idrogeologico riguardo frane, alluvioni ed erosioni, e non fanno eccezione i nostri territori dove il pericolo è altissimo. Siamo consapevoli che le cause di ciò siano giustamente riconducibili alla morfologia del territorio, ai cambiamenti climatici e al consumo di suolo, ma è anche vero che è necessario adottare tutte le misure idonee di prevenzione oltre che una costante ricognizione e messa in sicurezza del territorio.

Così come è anche vero che sarebbe utile avere un sistema unitario di banca dati di gestione dei fondi riguardo questo tema e soprattutto superare le difficoltà delle amministrazioni locali nello svolgere funzioni ordinarie che hanno portato, nel tempo, al ripetuto ricorso di gestioni commissariali ed emergenziali.Il tema del dissesto idrogeologico costituisce un argomento di particolare rilevanza a causa degli impatti non solo sulla popolazione e sulle infrastrutture, ma soprattutto sul tessuto economico e produttivo. Non può esserci sviluppo e soprattutto sviluppo sostenibile su un territorio fragile.

Non si può sempre e solo intervenire quando ci sono le emergenze, è fondamentale che le Istituzioni – ciascuno per il proprio ruolo e le proprie responsabilità – siano in grado di sfruttare le risorse comunitarie e nazionali avendo chiara una strategia di sviluppo dei territori che governano.

A tal proposito, concludono Petralia e Gintili, abbiamo già inviato richiesta di incontro ai Sindaci e ai Commissari dei liberi consorzi per fare il punto sul monitoraggio e la realizzazione di interventi sulle strade secondarie, per conoscere i tempi di realizzazione dei progetti in itinere e per individuare in sinergia le possibili soluzioni per superare i principali ostacoli per la velocizzazione dei cantieri”.