Primopiano

Caltanissetta. Crisi idrica. “Futura – costruiamo insieme la Città”: “Sarebbe una beffa pagare l’acqua che non si ha; l’Amministrazione chieda di sospendere la bollettazione”

CALTANISSETTA. Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa di “Futura – costruiamo insieme la città” a proposito della crisi idrica a Caltanissetta.

“Il sindaco Tesauro interloquisca con il Presidente della regione Siciliana per la grave crisi idrica a Caltanissetta e nel suo territorio. Da diversi mesi “Futura-costruiamo insieme la città” ha denunciato la gravità della situazione idrica a Caltanissetta, ha avviato sondaggi fra la gente, ha invitato l’Amministrazione Comunale ad assumersi la responsabilità di affrontare nelle sedi giuste, innanzitutto quelle regionali, il problema idrico ma ad oggi non abbiamo ricevuto risposte adeguate.

Anzi è di poche ore fa la dichiarazione del capo della Protezione Civile Regionale che dichiara che a dicembre l’invaso Ancipa, che rifornisce la nostra città, sarà vuoto.

La situazione in città è la seguente: turnazione di oltre 6 giorni, con continue interruzioni per guasti alla rete, un servizio di autobotti messi a disposizione saltuariamente e in pochi punti della città, attività produttive in grandi difficoltà, scuole ad orario ridotto e abbandono nella necessità più estrema delle fasce deboli della popolazione (anziani, disabili, bambini, stranieri…).

Nel 2024 tutto questo non è più tollerabile pertanto chiediamo con forza che l’Amministrazione comunale di Caltanissetta chieda immediatamente al Presidente della Regione:

  1. di dichiarare per la Sicilia lo stato di calamità naturale
  2. che navi cisterna dotate di dissalatori forniscano di acqua i territori costieri ed interni
  3. l’intervento dell’esercito per costruire condutture volanti per l’utilizzo in emergenza delle acque delle navi dotate di dissalatori
  4. che siano messi in opera impianti di depurazione delle acque reflue per uso irriguo
  5. che siano predisposti impianti di potabilizzazione delle acque.

Inoltre chiediamo risposte certe e circonstanziate riguardo agli interventi da mettere in campo per affrontare la crisi idrica nel medio e lungo termine e precisamente:

  1. quando e come i dissalatori presenti in Sicilia, ma in disuso da anni, saranno ripristinati
  2. se si è ancora in tempo per utilizzare le risorse assegnate dal PNRR per il nostro territorio per l’emergenza idrica.

Infine chiediamo che l’Amministrazione comunale chieda con perentorietà all’ente Caltaqua la sospensione della bollettazione perché i cittadini non vivano la beffa di pagare un’acqua che non hanno; che valuti l’eventuale inadempimento dell’ente gestore in relazione agli obblighi derivanti dal contratto, per ipotizzare azioni per la risoluzione, per risarcire e/o indennizzare la popolazione.

Siamo consapevoli che oggi paghiamo lo scotto di una politica regionale pluridecennale dissennata per quanto riguarda la gestione dell’acqua e siamo anche certi che una Sicilia assetata, sempre nel bisogno, fa comodo a chi gestisce il potere politico e a chi ha interessi a controllare le riserve idriche.

Più di mezzo secolo fa ne scriveva già Leonardo Sciascia che collegava i tanti problemi della Sicilia all’acqua che, da bene pubblico indispensabile è in Sicilia dominio invece del sopruso, dell’affarismo, del potere politico e possibilmente della mafia.

La questione dell’acqua è allora una questione di mala politica, ma oggi ha dimensioni da tragedia e forse è venuto il momento di liberarci da questo giogo: nel 2024 in Europa i siciliani non possono più avere come gli animali da soma l’anello al naso.

Paola Sanfilippo, portavoce di “Futura – costruiamo insieme la città”

Condividi