Cronaca

Caltanissetta, Calogero Lombardo ha spento 100 candeline: è un esempio di vitalità e resilienza

Ha spento 100 candeline Calogero Lombardo, circondato dall’amore e dai volti sorridenti dei nipoti e dei pronipoti. Conosciuto come “Lillo”, è un volto storico di Caltanissetta; e, nonostante le sfide e le perdite d’affetto che ha affrontato lungo il cammino, è un esempio di resilienza e di vitalità sullo sfondo dell’amore della sua famiglia e dei ricordi di una vita.

Compiere 100 anni è un traguardo straordinario.

Vedovo da quindici anni, Calogero ha affrontato il dolore di due lutti significativi: la scomparsa della moglie, Maria, con cui ha condiviso oltre 50 anni di vita; e quella del suo amato figlio, un evento che ha lasciato un segno profondo nel suo cuore.

E, nonostante il peso di questa sofferenza, non ha mai smesso di trascorrere del tempo con le persone che ama. Oggi, è circondato da una famiglia affettuosa composta dai suoi due figli, Gaetano e Concetta, dai cinque nipoti e dai due pronipoti, che lo supportano nella vita quotidiana.
100 anni, sì, ma con una vivacità incredibile, perché nonostante l’età, mantiene un’autonomia sorprendente. Mente lucida e una memoria instancabile che sorprende anche i familiari più giovani.
L’amore per la vita e la determinazione a rimanere attivo hanno permesso a Calogero di affrontare con dignità le sfide dell’età avanzata.
Giovedì scorso, amici e parenti si sono riuniti per festeggiarne il centenario, con una grande festa. Volti che lo amano hanno preso parte ai festeggiamenti per il suo centenario carico di emozione, di racconti e di risate.
A un secolo dalla sua nascita continua a essere un faro di positività e di amore per la vita. La sua storia insegna che, nonostante le perdite e le difficoltà, ogni giorno può essere un’opportunità per abbracciare la gioia e la bellezza che ci circondano. La celebrazione non è solo un tributo a un uomo straordinario, ma anche un’importante lezione di vita per tutti noi: l’età è solo un numero, ma il nostro spirito è senza confini.

Condividi