Dal dott. Mario Difrancesco riceviamo e pubblichiamo: “ Voglio scrivere una storia da condividere con i miei concittadini di Musssomeli.
Vuoi scrivere una storia? Ma lo sai che per scrivere una storia ci vuole tanta fantasia? Si, lo so, ma a volte la realtà supera ogni fantasia. E che titolo vuoi dare alla tua storia? Ancora non lo so, lo troverò man mano, oppure lo lascerò immaginare a chi vorrà leggerla. Ecco la storia: la storia di una segnalazione.
Dopo i lavori di rigenerazione urbana della piazza Umberto si è deciso di rendere a senso unico la via Barcellona: di per sé un provvedimento che ha una sua logica, una strada stretta a doppio senso di marcia creava qualche problema. Finora, però, il buon senso delle persone ha permesso una convivenza tranquilla. L’uscita crea qualche problema perché prevede il transito in due zone in forte pendenza e con una curva molto stretta che provoca problemi alle auto normali ed è molto pericolosa per furgoncini o pulmini e per una eventuale ambulanza. Uscita problematica in periodi normali, che diventa molto pericolosa in presenza di neve o di qualche filo di ghiaccio.
Chi si occupa di viabilità deve tenere in onsiderazione non solo la funzionalità di un percorso, ma soprattutto la sua sicurezza. Nel tratto di strada dietro al monumento della piazza era inizialmente previsto il divieto di sosta, rimosso dopo pochi giorni e sostituito con un segnale possibilità di posteggio a tempo. In mancanza di un segnale di divieto di accesso posto allo sbocco nella stessa piazza della via Barcellona, le persone che parcheggiano in fondo alla piazza credono di potere tornare indietro per questo tratto di via, creando problemi con chi vi entra, in virtù delle dimensioni del tratto di strada. A partire dalla prima settimana di luglio, nei giorni di venerdì, sabato e domenica, e nei giorni in cui è prevista qualche altra manifestazione di carattere religioso, culturale o ludico, viene vietato l’accesso dalla via normale e ad una residente della via Barcellona che chiedeva come potere accedere alla sua abitazione in tali circostanze, il Sindaco, in un suo spazio social, rispondeva che l’accesso sarebbe stato garantito dalla via Scalea, di solito a senso unico, che, sarebbe stata aperta al passaggio in senso contrario nei momenti di chiusura della normale via di accesso. Nella ordinanza del sindaco che prevede “la chiusura temporanea al normale transito veicolare della via Palermo, nel tratto compreso tra la piazza Umberto e la piazzetta Siracusa dalle ore … alle ore …” non è prevista la apertura a doppio senso della strada che avrebbe dovuto permettere ai residenti di accedere alle loro abitazioni. Insomma la regolamentazione del traffico in questa zona pone qualche problema. Come si risolve la questione? All’inizio di luglio ho segnalato il problema per mail indirizzata al comune e alla attenzione del Sindaco , dell’assessore all’urbanistica e al comandante dei vigili urbani, sicuro che mi avrebbero risposto o in qualche modo contattato. Purtroppo non è successo niente. Con il comandante dei VV. UU ma ho parlato, ho suggerito qualche possibile soluzione, senza una ordinanza il corpo dei vigili non può agire. Ho provato ad avere un colloquio con il Sindaco rivolgendomi al capo di gabinetto per avere un appuntamento, ho lasciato un mio recapito telefonico e dopo più di quindici giorni, aspetto ancora una comunicazione. Ho inviato un’altra mail al Sindaco a metà di agosto, ancora però non ho avuto risposta. Io capisco che nei comuni ci sia sempre tanto da fare! L’inizio di luglio è stato un periodo convulso per alcune dinamiche interne all’amministrazione stessa e di certo problemi anche spiccioli che fanno dimenticare le cose non ne mancano, ma…ma penso che un cittadino abbia diritto ad una risposta alle proprie segnalazioni.
Incontro quotidianamente degli amministratori in giro per il paese, ma non sono abituato a “disturbarli”, perché ritengo che la sede naturale degli incontri per questioni amministrative sia il palazzo comunale, e che fuori gli amministratori abbiano diritto alla loro vita privata. Con la loro disponibilità e con le loro buone maniere avrebbero ricevuto le mie segnalazioni, ma, la via giusta è un’altra. “ ma quanto costano le banane a Palermo?” si chiedeva Johnny Stecchino? Non c’entra molto con la mia storia, se non per il punto di domanda. Ma come si fa per potere conferire con il Sindaco? Mi chiedo io e penso si chiedano tanti altri cittadini che hanno problemi simili al mio! Come si intitola questa storia? Non lo so. Possiamo chiamarla una storia di ordinaria….distrazione?, indolenza? Indifferenza? Mussomeli 09.09.2024 Mario Difrancesco”