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Nissa – Enna: il Tar accoglie il ricorso congiunto di Nissa ed Enna: porte aperte per i tifosi biancoscudati al “Tomaselli”

Redazione 1

Nissa – Enna: il Tar accoglie il ricorso congiunto di Nissa ed Enna: porte aperte per i tifosi biancoscudati al “Tomaselli”

Sab, 24/08/2024 - 17:16

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Alla fine la notizia tanto attesa dai tifosi della Nissa è arrivata: il match di domani 25 agosto al “Tomaselli” tra Nissa ed Enna sarà disputato a porte aperte per i tifosi biancoscudati, mentre per quelli dell’Enna è stato disposto divieto di trasferta.

In precedenza le due società, tramite il legale avv. Umberto Ilardo, avevano prodotto ricorso al Tar per chiedere la revisione del provvedimento di far giocare la gara a porte chiuse emesso da parte del Prefetto su indicazione dell’Osservatorio Nazionale degli eventi sportivi.

In una nota ufficiale la società Nissa Fc ha così commentato l’accoglimento del ricorso al Tar: “Si comunica che, con l’accluso decreto in data odierna, il Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, in pieno accoglimento delle deduzioni ed istanza di cui al ricorso giurisdizionale, congiuntamente proposto dalla Nissa FC e dall’Enna Calcio, rappresentati e difesi dall’avvocato Umberto Ilardo, ha sospeso, ex art. 56 c.p.a., l’efficacia giuridica dei provvedimenti emessi dall’U.T.G. Prefettura di Caltanissetta in date 16, 22 e 23 agosto 2024 (con cui è stata disposta, prima, e confermata, poi, la disputa a porte chiuse dell’incontro di calcio Nissa Enna di domenica 25 agosto 2024, ore 18:00 valida per il turno preliminare di Coppa Italia di Serie D)”.

Il Tar Sicilia di Palermo, nel contempo, ha fissato la “condizione che l’amministrazione resistente riesca tecnicamente, e nel ristrettissimo lasso di tempo che rimane prima dell’incontro, ad emettere un provvedimento meno gravoso, nei ter-mini indicati nel medesimo decreto presidenziale”, ossia “sostituendo la celebrazione dell’incontro “a porte chiuse” con il meno gravoso divieto di trasferta ed accesso ricolto ai tifosi della squadra ospite”, così come aveva indicato originariamente la Questura di Caltanissetta.