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Nissa-Enna a porte chiuse, Sergio Iacona: “Ci sono ottime ragioni per rivalutare la decisione. Lo stadio Tomaselli è un impianto sicuro”

Redazione

Nissa-Enna a porte chiuse, Sergio Iacona: “Ci sono ottime ragioni per rivalutare la decisione. Lo stadio Tomaselli è un impianto sicuro”

Lun, 19/08/2024 - 17:03

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Da qualche ora è stata data notizia che l’incontro di Coppa d’Italia Nissa-Enna previsto per domenica 25 agosto allo Stadio Tomaselli di Caltanissetta, sarà disputato a porte chiuse. Infatti l’Osservatorio per le manifestazioni sportive presso il Ministero dell’Interno ha valutato che la partita potrebbe essere per i pregressi tra le tifoserie a rischio incidenti.

Di seguito, vi proponiamo una riflessione dell’Avvocato Iacona.

Mi rivolgo, con grande deferenza e umiltà, a Sua Eccellenza il Prefetto di Caltanissetta affinché valuti la possibilità di intervenire presso gli organi competenti per consentire il regolare svolgimento della partita di calcio Nissa-Enna, prevista per Domenica prossima 25 agosto, con la presenza del pubblico. Capisco perfettamente quali siano le preoccupazioni che hanno indotto l’Osservatorio per le manifestazioni sportive presso il Ministero dell’Interno a decretare lo svolgimento a porte chiuse, soprattutto alla luce degli incidenti verificatisi due anni fa. Tuttavia ritengo vi siano delle ottime ragioni per rivalutare la situazione. Lo stadio Tomaselli è un impianto sicuro nel quale è possibile separare nettamente le due tifoserie e, soprattutto, garantire vie di accesso del tutto separate senza possibilità di incontro alcuno. Una situazione radicalmente diversa rispetto a quella del vecchio Palmintelli nei pressi del quale si verificarono gli scontri. Giocare senza pubblico significherebbe cedere ad una minoranza di potenziali agitatori penalizzando gravemente la stragrande maggioranza degli sportivi di entrambe le città. Significherebbe anche costituire un precedente che rischia di danneggiare gravemente la proprietà della Società nissena. Il Presidente Giovannone ha scelto la nostra città per portare avanti un progetto che può avere innumerevoli risvolti positivi per la città tutta. Tra le ragioni della sua scelta ci sono la centralità di Caltanissetta e la disponibilità di uno stadio efficiente, grande e sicuro. Portare in giro un’immagine positiva e vincente di una comunità mortificata dalle impietose statistiche significa attrarre le attenzioni di operatori economici e turistici sul nostro centro-Sicilia.

Significa innescare un circolo virtuoso di cui abbiamo un disperato bisogno. La prossima stagione offre la possibilità di innumerevoli derby di antica tradizione e grande rivalità. Credo che sarebbe una sconfitta devastante giocarli tristemente senza pubblico. Il danno economico sarebbe enorme e ciò potrebbe anche scoraggiare un imprenditore che ci ha scelto per regalarci scenari impensabili. L’anno scorso al termine dell’infuocato scontro al vertice Nissa- Favara la squadra ospite, meritatamente vittoriosa, venne perfino applaudita dalla maggioranza dei nisseni e i quasi mille tifosi favaresi lasciarono tranquillamente lo stadio per fare ritorno nella loro città. Le rivolgo, a titolo rigorosamente personale e senza minimamente impegnare la Società Nissa, un umile, rispettoso ma accorato appello affinché si faccia portavoce delle aspettative e delle speranze della nostra comunità segnalando all’Osservatorio l’opportunità di concedere fiducia agli sportivi delle due città che dopo tanti anni sono tornate in serie D. Si organizzi un incontro tra i Sindaci e le due società facciano un appello congiunto al reciproco rispetto ma si giochi con il pubblico. Si dia alla nostra comunità assetata e bistrattata un’occasione di festa e spensieratezza. Rivolgo un ossequioso e speranzoso saluto.

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