MUSSOMELI – ll pomeriggio, quello di domenica scorsa , è stato davvero afoso, accompagnato dal sopraggiungere di una timida e passeggera pioggia con un cielo assai nuvoloso e poco rassicurante. Da dire subito che, annualmente, la prima domenica di agosto, per i contradaioli di Cermano e zone limitrofe, ormai rappresenta una data di riferimento da quando, 49 anni fa, si diede vita alla riesumazione della festa religiosa campestre, da tempo caduta nell’oblio, secondo la quale, in tali zone, coltivate a vigneti, sarebbe avvenuto il doppio evento miracoloso a quella famiglia cammaratese che si era recata nella piccola chiesetta della Madonna delle Vanelle di Mussomeli, dove appunto si venera il simulacro della Madonna con San Michele, per implorare la grazia della parola per la figlia muta. Una ricorrenza sentita che non è passata inosservata. Infatti, col preliminare suono pomeridiano dei “tammurinari” di Cammarata per le campagne di Cermano e la recita del rosario, è stata celebrata, all’aperto, davanti la cappella, la messa a cui è seguita poi la benedizione delle campagne e lo preghiera e invocazione per l’arrivo della pioggia del parroco don Liborio Franzù, stante la prolungata siccità.