Sarà un Ferragosto 2024 con caldo record da ‘bollino rosso’ in gran parte d’Italia. Protagonisti afa e sole, da Nord a Sud. Ma fra esodi, gite al mare e picnic per celebrare il clou dell’estate, anche il rischio scottature è dietro l’angolo. Come proteggersi? L’invito degli esperti è a non far rimanere lettera morta alcune regole ‘salva pelle’. E tutti possono contribuire ad alzare il livello di attenzione, a cominciare da chi gestisce gli stabilimenti balneari. Parola di dermatologa. “Sarebbe consigliabile” in questi contesti “fornire creme alle persone negli stabilimenti per poter così incentivare e amplificare l’aspetto dell’educazione alla prevenzione, soprattutto fra gli adolescenti che sono meno inclini ad applicare le protezioni”, evidenzia all’Adnkronos Salute Francesca Farnetani, professoressa di dermatologia, Università di Modena e Reggio Emilia. “Nel periodo estivo occorre fare attenzione all’effetto del sudore sulle creme – avverte – perché l’eccessiva sudorazione può portare ad annullare il loro effetto protettivo, dando così una problematica di scottature. Quindi in questi giorni in cui le temperature sono molto alte e la sudorazione è particolarmente accentuata, è consigliabile l’uso di creme in forma spray che si assorbono meglio rispetto a creme o lozioni che tendono invece ad essere eliminate con la sudorazione oppure ad aumentare ancora di più la sudorazione stessa. Le creme spray invece sono più assorbibili e hanno un effetto meno amplificatore”. E poi, repetita iuvant: “Rinnovare l’applicazione delle creme ogni volta dopo il bagno, soprattutto a livello del viso, che è la zona più sensibile alle radiazioni solari” è importante, evidenzia la dermatologa. Altra regola d’oro: “Continuare con protezioni molto alte durante tutto il periodo estivo, fino agli ultimi giorni di vacanza, perché l’effetto nocivo delle radiazioni rimane anche quando la pelle diventa più scura – avverte Farnetani – I danni sono anche e soprattutto a lungo termine, quindi non solo la scottatura, che ovviamente con l’aumento della colorazione, dell’abbronzatura, con l’iperpigmentazione scura della pelle, è sicuramente meno un rischio. Gli effetti di lungo periodo sono quelli più gravi, più nocivi e sono la comparsa di tumori della pelle come il melanoma o anche il basalioma nelle persone ovviamente predisposte. Questo rischio non scompare, non viene annientato dall’abbronzatura. Quindi il consiglio è di mantenere l’uso di solari con protezioni alte, anche con la pelle abbronzata e da rinnovare sempre dopo il contatto con l’acqua”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ferragosto, creme solari ‘free’ nei lidi e occhio al sudore: i consigli anti scottature
Gio, 15/08/2024 - 07:22
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