(Adnkronos) – Le origini di J1249+36 non sono ancora del tutto chiare, gli astronomi ipotizzano due possibili scenari. Il primo suggerisce che il corpo celeste potrebbe aver fatto parte di un sistema binario con una nana bianca, che esplodendo come supernova, ha spinto la stella subnana fuori dalla Via Lattea con una forza incredibile. L'alternativa teorizza che la stella possa essere stata scagliata via da un sistema binario di buchi neri all'interno di un ammasso globulare. Quale che sia l'origine di questa stella in fuga, la cosa certa è che rispetto al Sole che si muove a circa ottocentomila chilometri all’ora, J1249+36 viaggia più che doppiando questa cifra. La scoperta di quest’astro bizzarro è avvenuta casualmente grazie al Backyard Worlds: Planet 9, un progetto che ha visto coinvolti oltre ottantamila cittadini volontari nell'esaminare un gran numero di immagini della missione Wise della NASA, con l’obiettivo di segnalare eventuali anomalie. La presenza di questo piccolo astro non è passata inosservata, e così J1249+36 è stata sottoposta all’attenzione degli astronomi. Questa incredibile velocità è stata rilevata attraverso immagini e analisi spettroscopiche eseguite con il telescopio Keck delle Hawaii. Adam Burgasser, professore di astronomia all'Università della California – San Diego, ha condiviso questi risultati emozionanti durante il 244esimo meeting dell'American Astronomical Society. Con una massa molto piccola e basse temperature superficiali, J1249+36 è classificata come una stella di classe L, una delle più antiche della Via Lattea. La stella è destinata a diventare un vagabondo cosmico, esplorando gli spazi intergalattici al di fuori della nostra galassia. L'INAF, (Istituto Nazionale di Astrofisica) ha pubblicato un video servizio che qui riportiamo Crediti Immagine Adam Makarenko / W.M. Keck Observatory. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
di Redazione 3
Dom, 24/11/2024 - 20:42