(Adnkronos) – Il grande caldo non molla la presa (anche nelle ore notturne) e si va verso un Ferragosto rovente. "Attenzione a colpi di calore e sbalzi di pressione, vere e proprie insidie per tutti, non solo per chi è affetto da patologie cardiovascolari". Così Furio Colivicchi, past president dell'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) e direttore Cardiologia clinica e Riabilitazione Ospedale San Filippo Neri di Roma, mette in guardia dalle elevate temperature che tornano salire in tutta Italia, anche in montagna. "Abbiamo fortissime evidenze scientifiche di natura epidemiologica condotte nei Paesi occidentali che ci dicono che quando la temperatura sale di 1 grado rispetto alla media stagionale storica – spiega Colivicchi all'Adnkronos Salute – si regista un aumento di mortalità in maniera progressiva dell'1-2%". Decessi "che non riguardano solo ed esclusivamente pazienti con problemi cardiovascolari. Anche chi è sano è comunque a rischio, come purtroppo abbiamo visto nel caso di una giovane donna sottoposta ad un trapianto dio fegato, vittima di un colpo di calore mentre lavorava nei campi". A preoccupare il cardiologo sono anche gli sbalzi repentini di pressione: "In questi giorni registriamo nei pronto soccorso un aumento di accessi legati al calore nelle ore notturne – sottolinea Colivicchi – Va detto che la perdita di sonno è perdita di salute. Nono solo, chi dorme poco è più a rischio infarto anche se non è cardiopatico". Su come affrontare e combattere l'anticiclone africano Caronte, l'esperto non ha dubbi. "Chi ha uno scompenso cardiaco non deve bere troppo acqua: s il corpo si riempie di liquidi più del dovuto, il cuore fatica di più a pompare il sangue correttamente. Attenzione all'uso degli integratori: se si ha un'insufficienza renale, se si è ipertesi, diabetici o malati di cuore non si possono assumere, se non dietro controllo medico. In questi giorni negli ospedali registriamo un incremento di casi di iperpotassemia, pericolosa per l'organismo perché altera il ritmo cardiaco", conclude. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)