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Caltanissetta. Crisi idrica. Futura e PD chiedono convocazione di un nuovo Consiglio comunale aperto

Redazione 1

Caltanissetta. Crisi idrica. Futura e PD chiedono convocazione di un nuovo Consiglio comunale aperto

Ven, 23/08/2024 - 08:06

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CALTANISSETTA. Riceviamo e pubblichiamo comunicato congiunto di Futura – Costruiamo insieme la Città e del Partito democratico a proposito di crisi idrica e richiesta contestuale di una nuova seduta consiliare aperta.

“Futura – costruiamo insieme la città ed il Partito Democratico di Caltanissetta continuano a denunciare l’insostenibile crisi idrica che da oltre sessanta giorni sta colpendo la nostra città, con ripercussioni gravissime sulla vita quotidiana dei cittadini e sulle attività economiche, sanitarie e sociali.

Nel corso di queste settimane il disagio e la preoccupazione di tantissime persone si stanno traducendo in diverse forme di protesta, che Futura ed il Partito Democratico stanno affiancando ed intendono sostenere con tutti gli strumenti disponibili: la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale monotematico, la presentazione di interrogazioni consiliari, la partecipazione a presidi, sit-in e petizioni.

A fronte della crescente mobilitazione delle cittadine e dei cittadini di Caltanissetta, constatiamo però la sostanziale inerzia del Governo regionale e di quello nazionale e l’inadeguatezza delle azioni compiute dall’amministrazione comunale e dei vertici di Caltaqua.

Il pur apprezzabile impegno che il Sindaco e la sua Giunta stanno sostenendo nella ricerca di nuovi pozzi non sarà sufficiente, infatti, se non accompagnato da informazioni più chiare, da un preciso e stabile calendario di erogazione dell’acqua, da una distribuzione più equa della risorsa idrica e, soprattutto, senza interventi strutturali di ristrutturazione e potenziamento della rete idrica e di implementazione degli strumenti di risparmio, riuso e conservazione dell’acqua.

Così come ci sembra del tutto assente il governo della Regione Sicilia, sul fronte del sostegno a chi è stato colpito da questa crisi, su quello degli investimenti e su quello del ripensamento di una efficiente governance del servizio.

Accanto alle perplessità, alle critiche ed alle preoccupazioni che esprimiamo, riteniamo necessario condividere alcune proposte concrete:

1- l’attivazione di un numero verde comunale per segnalare disservizi e anomalie;

2- la definizione di un calendario chiaro e definito della distribuzione, anche mediante autobotti;

3- il coinvolgimento diretto di Comitati di quartiere e Consulte nella ricerca di nuovi pozzi;

4- la tempestiva installazione delle pompe necessarie nei quartieri ove la distribuzione può avvenire solo tramite tale intervento;

5- un Piano di gestione della risorsa idrica in ambito urbano che consenta di individuare le priorità di intervento per i prossimi anni;

6- l’istituzione in seno all’ATI di una Consulta di rappresentanza dei cittadini e delle cittadine.

Accanto a queste proposte riteniamo sia necessario avanzare la richiesta di un nuovo Consiglio comunale in seduta aperta al quale invitare la dirigenza di Caltaqua e di Siciliacque, colpevolmente assenti alla seduta consiliare dello scorso 29 luglio.

Riteniamo infatti che la sede ove assumere impegni concreti e vincolanti sia il Civico consesso, luogo rappresentativo di tutta la città; la presenza di Caltaqua e Siciliacque in Consiglio comunale ci pare quindi essenziale per ottenere risposte formali con la trasparenza necessaria. In quella sede, inoltre, sarà possibile iniziare a verificare le responsabilità che hanno determinato questa difficile situazione, anche al fine di valutare le azioni conseguenti – a tutela degli interessi dell’amministrazione e della cittadinanza. Si tratta un atto dovuto di rispetto verso la nostra comunità, che sta subendo pesantemente le conseguenze di questa crisi”.