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Via D’Amelio, omaggio RAI a 32 anni dalla strage

Redazione 3

Via D’Amelio, omaggio RAI a 32 anni dalla strage

Ven, 19/07/2024 - 08:54

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Il 23 maggio 1992, la mafia uccise il giudice Giovanni Falcone, che stava per diventare Procuratore Nazionale Antimafia. Cinquantasette giorni dopo, il 19 luglio, Cosa nostra colpì anche Paolo Borsellino, il magistrato che, con Falcone, aveva fatto parte del pool antimafia e costruito l’impianto del maxiprocesso di Palermo aperto nel 1986. La mafia non solo non era stata sconfitta, ma sferrò il suo colpo più eclatante. Nel ricordo della strage in cui persero la vita, oltre a Paolo Borsellino, gli agenti della sua scorta – Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli – la Rai offre oggi una programmazione dedicata a partire dai programmi contenitore del day time come “Estate in diretta”, alle 17.05 su Rai 1, e “Agorà Estate”, su Rai 3 dalle 8, con approfondimenti, dirette e interviste. Ampia copertura informativa per la ricorrenza è garantita dalle Testate nelle edizioni dei rispettivi telegiornali e nei giornali radio. Spazio previsto anche all’interno di “Radio anch’io”, alle 7.30, e – su Rai Radio 3 – nelle puntate di “Fahrenheit”, alle 15, e di “Tutta la città ne parla”, in onda alle 10. Rai Cultura ricorda Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta con alcuni appuntamenti su Rai Storia già a partire dalle 00.10 in “Il giorno e la Storia”, con repliche successive, mentre alle 11.15 “Paolo Borsellino, parole e silenzi” è un racconto del magistrato attraverso le sue parole nelle interviste rilasciate alla Rai. Un percorso di vita che è anche una riflessione sulla giustizia, sulla legalità, sulla lotta alla criminalità, che attraversa la stagione del pool antimafia di Palermo e gli anni a Marsala, fino ai giorni drammatici successivi alla morte dell’amico Giovanni Falcone, a Capaci. In serata, alle 20.30 il ricordo di Paolo Borsellino, ma anche di Giovanni Falcone, è affidato a “Passato e Presente” e, alle 23.05, lo speciale “Paolo Borsellino. Essendo Stato”, scritto, diretto e interpretato da Ruggero Cappuccio che “rilegge” le parole pronunciate da Borsellino davanti al Csm. Il 31 luglio 1988 il giudice viene convocato davanti al Csm a causa delle interviste rilasciate ai quotidiani “La Repubblica” e “L’Unità”, nelle quali denunciava il preoccupante stato di smobilitazione del pool antimafia di Palermo.

Borsellino, minacciato dall’ombra di imminenti provvedimenti disciplinari, parla per oltre quattro ore, dalle 10 alle 14, davanti al Consiglio Superiore, con straordinaria lucidità, condannando con forza l’inadeguatezza dei mezzi di contrasto attivati dallo Stato contro la Mafia. Il pomeriggio dello stesso giorno verrà ascoltato il giudice Giovanni Falcone. Davanti al Csm i due magistrati affrontano con chiarezza i delicatissimi temi inerenti all’assegnazione delle indagini, l’inserimento nel pool di nuovi giudici senza l’adozione di criteri di sicurezza, l’affidamento di procedimenti sulla criminalità mafiosa a magistrati estranei al pool. Dalle loro parole appassionate emergono i complessi scenari che fanno da sfondo alle indagini sul fenomeno mafioso, ma anche lo spirito di sacrificio di chi, pur accerchiato e consapevole delle occulte relazioni tra criminalità organizzata e Stato deviato, ha deciso di non arretrare. Giovanni Falcone sarà ucciso quattro anni dopo quel 31 luglio, il 23 maggio 1992, nell’attentato di Capaci. Paolo Borsellino 57 giorni dopo di lui, in via D’Amelio, a Palermo. Proprio su via D’Amelio, sull’ultimo secondo di vita di Paolo Borsellino, il 19 luglio 1992, e sulle dichiarazioni al Csm, si concentra il lavoro di Cappuccio, che dilata questo singolare residuo di tempo in un intenso film documentario, attraverso anche il contributo di alcuni filmati della Rai. “Paolo Borsellino Essendo Stato” offre ai telespettatori anche uno spaccato della vita del giudice palermitano sospeso tra la realtà urbana e l’armonia perduta della Sicilia. Il tritolo e l’infanzia, il palazzo di giustizia e la spiaggia, il campo di calcio dove giocava da ragazzo con Giovanni Falcone, costituiscono la narrazione visiva di Paolo Borsellino che ricostruisce la propria vita di uomo e di magistrato sul confine tra la vita e la morte.

Inoltre, alle 21.20, su Rai 3, andrà in onda il quarto episodio de “I ragazzi delle scorte”, docuserie in otto episodi vincitrice del premio nazionale “Paolo Borsellino”, che ricorda gli agenti delle scorte uccisi negli agguati di mafia del 1992 assieme ai giudici Falcone e Borsellino. Dopo l’ultimo episodio andato in onda lo scorso 23 maggio, dedicato all’agente Emanuela Loi, il quarto, in occasione del 32mo anniversario della strage di via D’Amelio, racconta la vicenda dell’agente della Polizia di Stato Claudio Traina, che ha perso la vita in quella fatidica esplosione del 19 luglio. Luciano Traina, fratello di Claudio, e Giampaolo Blanda, agente della scorta del magistrato Paolo Borsellino, raccontano i 57 giorni che separano la strage di Capaci da quella di via D’Amelio, restituendo la cronaca di una morte annunciata attraverso il punto di vista di un giovane ragazzo palermitano, Claudio Traina. Il pomeriggio del 19 luglio1992 Claudio si trova in via D’Amelio per un cambio turno che un collega aveva richiesto quella stessa mattina, mentre lui era in barca con Luciano. Ed è proprio Luciano che rievoca i momenti vissuti su quella barca, prima che il silenzio venisse rotto per sempre da un boato assordante. Quell’esplosione rimbomba ancora nella sua testa, e in quella dei familiari e i colleghi di chi ha perso la vita nella violenta strage di via D’Amelio. “I ragazzi delle scorte – Ricordo tutto” è una produzione della Presidenza del Consiglio dei ministri – Struttura Missione per i grandi anniversari e del Ministero dell’Interno – Dipartimento pubblica sicurezza, in collaborazione con 42° Parallelo, Rai Documentari e H24. Sulla piattaforma digitale RaiPlay vengono resi disponibili numerosi contenuti che, oltre a film e documentari, comprendono lo spettacolo teatrale “Io Paolo” – scritto da Francesco Vitale e Manfredi Borsellino, con Alessio Vassallo – e la raccolta di Teche Rai “Le parole di Borsellino”, con 10 interviste originali. Disponibile in piattaforma anche la collezione “Eroi della legalità”: www.raiplay.it/collezioni/eroidellalegalita. L’offerta di RaiPlay Sound comprende podcast e programmi tra i quali “La strage di via D’Amelio. Un ritratto del giudice Borsellino”; lo Speciale Tg1 “Borsellino, un eroe italiano”; il documentario “Nella terra degli infedeli” con testimonianze di magistrati, investigatori, avvocati, giornalisti, collaboratori dei due giudici vittime delle stragi del 1992; “Magistrati di frontiera: Paolo Borsellino” la più lunga intervista di Paolo Borsellino rilasciata ai microfoni della Rai nel novembre del 1990; “Parla Agnese Borsellino”, una delle rarissime interviste rilasciate da Agnese Piraino Leto, moglie di Paolo Borsellino, raccolta da Francesca Fagnani per lo speciale “La Storia siamo noi – 57 giorni a Palermo: la scorta di Borsellino”, dedicato ai cinque agenti di polizia morti insieme al magistrato.