Si è tenuta quest’oggi, lunedì 22 luglio, , la conferenza stampa convocata dall’Amministrazione che ha avuto come tema principale l’adeguamento delle tariffe TARI, ovvero la tassa sui rifiuti approvata nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale di venerdì 19 luglio.
Alla presenza di tutti i componenti della Giunta e dei Dirigenti comunali Dott. Claudio Bernardo e dell’Ing. Giuseppe Tomasella, il Sindaco Walter Tesauro ha accolto i giornalisti, entrando subito nel merito della questione di estrema attualità.
“Ringrazio tutti i presenti per aver risposto al nostro invito, uno degli obiettivi di questa Amministrazione sarà sempre quello del coinvolgimento della cittadinanza e della trasparenza – ha esordito il Sindaco. Devo ammettere che è stato sgradevole sentire da molte voci che l’adeguamento della TARI sarebbe una responsabilità di questa Amministrazione. Stiamo parlando di un Consiglio Comunale che si è insediato solo il 10 luglio e di una Giunta nominata il 12 luglio, mentre il PEF è arrivato lo scorso 20 giugno. Documenti alla mano, la gestione politica precedente era certamente a conoscenza della situazione che ci siamo ritrovati in questi giorni. Invito i cittadini a prendere contezza di quello che è stato fatto, si trattano di atti pubblici. Per noi è stato un grande dolore procedere, ma si tratta di un atto dovuto e necessario del Consiglio Comunale. La mancata approvazione, infatti, avrebbe creato uno squilibrio di bilancio a causa del quale non avremmo potuto spendere somme per la collettività. Questo avrebbe comportato una situazione di staticità e un’Amministrazione ferma, che non è quello che ci siamo preposti. Sarebbe stato auspicabile sempre nell’ambito della collaborazione, che la passata amministrazione ci prefigurasse il tutto, dal momento che l’iter procedurale legato a questo aumento è partito decisamente prima, ma ne abbiamo avuto contezza solo successivamente e non abbiamo potuto far altro che prenderne atto. Siamo aperti a dare ulteriori specificazioni a chi lo riterrà opportuno, anzi, accogliamo qualsiasi soluzione propositiva, a patto che appunti ci pervenga in ottica costruttiva e non come speculazione. Sgravare le tasse ai cittadini è un interesse di questa amministrazione, siamo aperti ad ascoltare qualsiasi ipotesi concreta”.
All’intervento del Sindaco ha fatto seguito quello dell’assessore Guido Delpopolo Carciopolo, che fra le deleghe annovera anche quella relativa al Bilancio: “Il messaggio che qualcuno ha cercato di far passare in Consiglio è che prima di oggi questa situazione fosse sconosciuta, ma si tratta di una ricostruzione lontana dalla realtà. A conforto di ciò, abbiamo rinvenuto una serie di corrispondenze fra Amministrazione, SRL e uffici risalente ad aprile, data della prima proroga, a cui ha fatto seguito una seconda che ha rimandato tutto a fine giugno, fino a quella indifferibile del 20 luglio. Il problema TARI, dunque, andava affrontato in tempi e con modalità del tutto diverse. L’iter procedurale che ha portato all’aumento è stato avviato chiaramente prima, non si poteva non conoscere l’argomento e non è stato fatto prima probabilmente perché si trattava di un’azione impopolare. C’è chi ha professato come panacea la variazione di bilancio, ma quest’ultima non è assolutamente prevista dalla normativa per effettuare una copertura della tariffa TARI. Non si può intervenire con altri capitoli di bilancio. Noi auspichiamo un atteggiamento diverso, con proposte fattive, perché la città è vessata da criticità importanti, come quella della crisi idrica, dunque non possiamo accettare alcune argomentazioni prive di fondamento. Il nostro obiettivo – ha concluso l’Assessore – è instaurare un rapporto di fiducia reciproca fra l’amministratore e il cittadino”.
Calogero Adornetto, assessore ai Tributi, ha preso la parola per approfondire il tema: “Ci preme sottolineare che il nostro intento è quello di ridurre la tassa sui rifiuti, perché chiaramente non fa piacere deliberare questo genere di atti e ci auguriamo che una delle conferenza stampa future avrà come oggetto una rilassamento. Quando si parla di tassa dei rifiuti, bisogna considerare le entrate e le uscite. Per quanto riguarda i costi, dal 2020 al 2024 la situazione è quasi immutata. Sono variate, però, le entrate, che nell’ultimo quinquennio hanno subito un disavanzo superiore ai 3 milioni di euro. Questo gap avrebbe obbligatoriamente comportato un aumento delle tariffe, a prescindere dal Sindaco eletto. Nessuno, però, ha avuto il coraggio di mettere le mani nelle tasche dei cittadino. L’aumento TARI, documenti alla mano, sarebbe comunque avvenuto. Oggi – prosegue Adornetto – dobbiamo fare i conti anche con 11.000 utenze in meno rispetto al 2023, non solo perché i cittadini sono andati via. Ci attiveremo per incrociare i database e intensificare i controlli. Chiaramente se tutti pagano le tasse, le tariffe diminuiscono. Grazie collaborazione col SUAP, ad esempio, le attività commerciali che non pagano le tasse saranno presto individuate”.
Il Dott. Claudio Bennardo, a capo della Ragioneria Generale del Comune, ha chiarito ulteriori aspetti tecnici: “Il PEF è un atto di programmazione, prerogativa dell’Amministrazione, con cui vengono definitivi tutti i costi del servizio di gestione dei rifiuti, ai quali la tariffa deve adeguarsi. Nel 2020 è entrato in funzione un nuovo servizio di gestione rifiuti, è in quel momento che è stato approvato il PEF e le relative tariffe. Queste tariffe non sono mai divenute un atto deliberativo del Consiglio Comunale semplicemente perché nel frattempo è arrivato il Covid. Questa situazione si è tradotta nel contributo della Regione e dello Stato, che ha contenuto le tariffe per rispondere all’emergenza. Chiaramente si trattava di una prospettiva destinata a finire, dal momento che oggi sono cessati i contributi. Dal 2023 si insinua anche la spinta inflazionistica, che a causa dei recenti e critici fatti di attualità internazionale, ha pesato sulla vita quotidiana dei cittadini. L’Ufficio Ragioneria – continua il Dott. Bennardo – , mette a conoscenza l’Amministrazione di tutti gli atti deliberativi e dell’aumento inflazionistico, al fine di consentire alla stessa di fare le proprie valutazioni. Il PEF è redatto su dati già consolidati e gli stessi vengono trasmessi alla SRL, che li elabora e li restituisce, mentre l’approvazione definitiva è dell’Amministrazione. Già il 4 marzo 2023 abbiamo scritto agli uffici, al Sindaco e alla SRL e abbiamo comunicato questa situazione. Tutti gli attori erano a conoscenza del documento dal quale sarebbero scaturite degli adeguamenti. L’Amministrazione attuale si è ritrovata ad approvare in un momento di transizione. Per il meccanismo del PEF, la mancata approvazione dell’adeguamento viene obbligatoriamente riportata sul PEF successivo in modo strutturale, ciò significa che questi 3 milioni sarebbero rimasti a debito”.
A rappresentanza dell’Ente, è intervenuto anche il dirigente della Direzione II, Ing. Giuseppe Tomasella: “Con la ditta di gestione dei rifiuti è attivo un servizio settennale, stipulato tempo fa. Il 23 marzo ho comunicato alla SRL e all’Amministrazione i dati concernenti i costi dei rifiuti, la gestione, l’incremento ISTAT e sulla base di tutto ciò la ditta ha inviato gli atti, di cui la scorsa Amministrazione ha preso conoscenza. Si sono verificate delle proroghe, una coincisa con un momento di transizione particolare, ma venerdì in Consiglio Comunale non si poteva fare altrimenti. Sono atti amministrativi a cui attenersi, ma mi preme sottolineare che non c’è nessuna modifica contrattuale del rapporto con la ditta, si tratta infatti di spese che afferiscono al passato”.